In India record mondiale di 414.188 casi Covid in 24 ore: “Stare molto attenti a variante indiana”
Nuovo record di casi in India, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 414.188 contagi, mai così tanti dall'inizio dell'emergenza sanitaria in tutto il mondo, che portano il totale a 21.491.598. Impennata anche nel numero dei morti, che per il secondo giorno consecutivo sfiora quota quattromila: i decessi da ieri sono stati 3.915, mentre continua l'emergenza ossigeno nella maggior parte degli ospedali del colosso asiatico. La situazione è talmente fuori controllo che i singoli stati stanno cercando di correre ai ripari introducendo blocchi locali per fermare la diffusione del virus, nonostante il governo centrale continui a non voler stabilire un lockdown totale.
Aumentano i blocchi nei singoli stati
Lo stato del Kerala nel sud dell'India, ad esempio, ha deciso di entrare in lockdown completo dall'8 al 16 maggio, seguendo così l'esempio di Nuova Delhi, dove il confinamento durerà fino al 10 maggio. Lo ha annunciato il chief minister del Kerala, Pinarayi Vijayan, su Twitter. "La fase tre è inevitabile, visto l'alto tasso di circolazione del virus", ha aggiunto K VijayRaghavan durante una conferenza stampa. "Ma non è chiaro quando si verificherà questa fase tre. Dobbiamo prepararci a nuove ondate", ha aggiunto.
La variante a "doppio mutante" e le preoccupazione dal Regno Unito
A preoccupare è la nuova "variante a doppio mutante" (B.1.617), meglio conosciuta come "variante indiana", scoperta a marzo in India e che potrebbe essere responsabile della seconda ondata di decessi in quanto è stata individuata in diversi stati indiani con un numero elevato di casi. Tra questi Maharashtra, Karnataka, Bengala occidentale, Gujarat e Chhattisgarh. Anche all'esterno dell'India si comincia a guardare con preoccupazione al nuovo ceppo virale. Oggi è stato il premier inglese Boris Johnson ad intervenire sulla questione: "Credo che dobbiamo tutti stare molto attenti a questa mutazione. Stiamo ovviamente facendo molto – ha aggiunto – per assicurarci che dove troviamo focolai della variante incrementiamo l'attività di testing, anche porta a porta, per isolarla. Stiamo anche effettuando controlli molto rigidi sulle persone che arrivano" nel Paese, dove si è verificato un aumento dei casi collegati alla variante indiana soprattutto nella zona di Londra e a Bolton.