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In Giordania i bambini vanno in carcere già a 7 anni

Il nuovo codice penale approvato dal Parlamento è stato duramente criticato dalle associazioni per i diritti umani. Ma da Amman chiariscono il perché di questo discusso provvedimento.
A cura di B. C.
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A sette anni si può finire in galera se si è in Giordania. L'assemblea ultraconservatrice di Amman ha approvato il nuovo provvedimento del codice penale, come riportato dall’Ansa. Una decisione che ovviamente ha scatenato un vespaio di polemiche, anzitutto dalle organizzazioni per i diritti umani, secondo le quali la nuova legge rappresenta una palese violazione dei diritti dell'uomo e dei trattati internazionali. Ma i parlamentari fautori del provvedimento hanno chiarito che l’obiettivo è quello di contrastare una nuova versione del cosiddetto ‘delitto d'onore', che vede molte famiglie sfruttare i bambini per far uccidere le parenti di sesso femminile ree di aver violato le regole sociali in tema di moralità e matrimonio, così che adulti la facciano franca evitando processi e condanne.

Un passo indietro nella lotta in difesa dei diritti dei minori?

"Gli emendamenti approvati dal Parlamento violano i diritti dei bambini e il principio della riabilitazione del minore", ha accusato l'attivista per i diritti infantili, Sameera Rajudi. "La legge internazionale – ha fatto eco l'avvocato e attivista Rehab Qadoumi, intervistato dal giornale ‘al-Ghad' – fissa a 12 anni il limite legale per poter perseguire legalmente i minorenni. Inoltre, si dovrebbe evitare il carcere e implementare pene alternative che possano aiutare a correggere il comportamento del bambino". La palla ora passa al re Abdullah. Se l’approvazione reale dovesse arrivare, per gli attivisti si tratterebbe di un brutto passo indietro nella lotta del regno in difesa dei diritti dei minori.

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