In fuga dall’Ucraina in guerra, porta i suoi cani in Polonia. Poi torna a Kiev per salvarne altri 30

Olena Lukash, 53enne ucraina che vive a Kiev, era convinta che "non sarebbe ma scoppiata una guerra nel suo Paese". La sua incredulità è però svanita con i bombardamenti dell'esercito russo. E a distanza di oltre tre settimane, gli attacchi nemici non si sono fermati. Così la donna ha deciso di lasciare il Paese. Naturalmente, non senza salvare i suoi "bambini a quattro zampe". Olena, infatti, insieme a suo marito, Alexander, possiede un canile alla periferia della capitale. Nella loro fuga verso la Polonia – durata quattro giorni (a causa dell'enorme flusso di veicoli in partenza dal Paese) – sono riusciti a portare 20 Bulldog francesi, dieci adulti e dieci cuccioli.

Ma non è finita qua. Una volta arrivati in territorio polacco e aver lasciato al sicuro i cani, Oleg e Alexander sono tornati a Kiev, nel bel mezzo dell'assedio russo, per salvare altri 30 Bulldog . Successivamente sono fuggiti nella città di Vinnitsa, situata nel nord dell'Ucraina, a 280 chilometri da Kiev. Nei prossimi giorni riprenderanno il viaggio in Polonia per mettersi al sicuro dai raid di Putin. Con loro naturalmente ci saranno i cani. Il loro gesto è stato salutato con ammirazione da persone di tutto il mondo, innanzitutto per il coraggio di questa coppia e, soprattutto, per la volontà di non abbandonare gli animali.

Naturalmente, la donna non nasconde le molteplici difficoltà economiche che deve affrontare, anche e soprattutto in questo periodo. I soldi stanno finendo molto velocemente e solo dar da mangiare ai cani costa il corrispettivo di circa 450 euro a settimana, quindi chiede sostegno economico a chiunque possa collaborare con cibo, medicine e carburante. Tutto per salvare i propri cani.