In Francia monta la rabbia dei no vax contro il green pass: cortei e scontri con la polizia
Prosegue il boom di vaccinazioni anti covid e prenotazioni in Franciadopo l’obbligo di green pass imposto da Macron per poter accedere a quasi tutte le attività sociali e pubbliche ma aumentano anche la rabbia e le proteste di chi del vaccino non vuole sentirne parlare. Ieri, 14 luglio, giorno della festa nazionale francese, gruppi di manifestanti novax si sono ritrovati in piazza per dire no a quella che definiscono una “dittatura sanitaria” imposta da governo e presidente. Secondo le autorità francesi, circa ventimila persone sono scene in piazza in diverse città della Francia per protestare contro gli annunci del presidente Emmanuel Macron e per dire no a quello che identificano a tutti gli effetti come un Obbligo di vaccino mascherato.
Decine di cortei di protesta si sono visti sia a Parigi che nelle altre grandi città come Lione, Tolosa, Montpellier e Marsiglia. Nessuna delle iniziative sembra abbia avuto l’adesione di organizzazione politiche o sindacali ma in molte piazze si son rivisti di nuovo i gilet gialli, il gruppo molto eterogeneo che in passato ha messo a ferro e fuoco le strade parigine e francesi per protestare contro le politiche del governo. Anche in questo caso alcune delle manifestazioni di protesta contro il green pass alla francese sono state caratterizzate da tensioni e a volte anche da piccoli tafferugli con gli agenti di polizia anche perché quasi tutti i cortei non erano autorizzati.
Cinquantatré sono state le manifestazioni in diverse città della Francia, secondo il ministero dell'Interno. Gli animi più agitati a Parigi, Lione e Annecy. Nella capitale francese centinaia di manifestanti hanno preso parte a una manifestazione non dichiarata a Place de la République nel primo pomeriggio, prima di risalire Boulevard Saint-Martin e di essere fermati dalla polizia che ha sparato anche gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Durante il corteo è stata continuamente scandita la parola "Libertà” e si sono visti tanti cartelli contro la “dittatura sanitaria “ e il vaccino anti covid. Alcuni manifestanti hanno eretto persino barricate in strada e incendiato cassonetti.
Scene analoghe anche nel centro di Lione dove la polizia ha sparato lacrimogeni per contenere la manifestazione composta per lo più da giovani. Qui i partecipanti sono stati 1.400 in tutto, secondo la prefettura. La polizia ha anche impedito ai manifestanti di raggiungere le vie dello shopping. In Alta Savoia, un gruppo di alcune centinaia di no vax ha forzato il portone della prefettura di Annecy protestando nel cortile. In un tweet, il ministro degli Interni, Gérald Darmanin, ha condannato "con la massima fermezza" questa intrusione e ha dato il suo “totale appoggio agli agenti che hanno agito con freddezza” .