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In Francia chiuse 22 scuole e 100 classi a tre giorni dalla riapertura per nuovi casi Covid

A tre giorni dalla riapertura delle scuole, il ministro dell’Educazione, Jean-Michel Blanquer, ha annunciato che in Francia 22 scuole, di cui 10 si trovano a La Reunion, dipartimento francese nell’Oceano Indiano, e più di 100 classi, sono state già costrette a richiudere i battenti dopo un nuovo boom di casi di contagio. Macron: “Deve essere fatto di tutto per evitare un nuovo lockdown generalizzato”.
A cura di Ida Artiaco
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Avevano riaperto solo martedì scorso, 1 settembre, dopo più di cinque mesi di stop a causa del lockdown per contenere l'emergenza Coronavirus. Eppure, in Francia già 22 scuole, e più di 100 classi, sono state costrette a richiudere i battenti dopo un nuovo boom di casi di contagio. L'esempio è emblematico di ciò che potrebbe succedere anche in Italia, dove più di otto milioni di studenti torneranno tra i banchi a partire dal prossimo 14 settembre. L'annuncio del dietro front degli istituti d'oltralpe è stato dato dal ministro dell'Educazione, Jean-Michel Blanquer, che ha spiegato come su 60mila scuole, "sono 12 quelle sigillate sul territorio nazionale sul Vecchio Continente, mentre 10 si trovano a La Reunion", dipartimento francese nell’Oceano Indiano, aggiungendo che "un centinaio di classi" sono chiuse ma questo "cambia tutti i giorni", dal momento che circa 250 protocolli per sospetta positività vengono attivati quotidianamente. Per la maggior parte, si tratta dunque di casi sospetti "legati a fattori esterni alla scuola, con persone che spesso hanno potuto essere contaminate prima del rientro in classe".

Per Blanquer, nonostante le chiusure, che diventano necessarie in genere quando in un singolo istituto si verificano più di 3 casi di Coronavirus, il numero di interruzioni rimane "relativamente basso" rispetto alla quantità di scuole in Francia. Mentre oltre 12 milioni di alunni sono tornati a scuola in tutto il Paese martedì, alcuni genitori e sindacati degli insegnanti hanno espresso preoccupazione per i piani per la riapertura delle aule mentre la diffusione del virus aumenta giorno dopo giorno. Il ministero della Salute ha affermato di aver registrato più di 7.000 nuove infezioni da Coronavirus nell'arco di 24 ore per la seconda volta consecutiva, poco meno del record di 7.578 stabilito il 31 marzo, mentre anche i ricoveri per il virus sono aumentati di nuovo.

Nel caso in cui nei prossimi giorni la situazione a livello scolastico dovesse peggiorare e fossero necessarie chiusure massicce, "verranno attivati protocolli per aiutare i genitori a tenere i bambini a casa. Il mio obiettivo è che le famiglie non siano turbate nella normalità delle loro vite". A lui ha fatto eco la ministra del Lavoro Elisabeth Borne che ha precisato che sono allo studio dell'esecutivo "indennità giornaliere o attività parziali" per le mamme e i papà eventualmente costretti a restare a casa per badare ai bambini allievi di una scuola costretta a chiudere. Ma la speranza del governo è quella di non arrivare a tanto, perché, come aveva già dichiarato il presidente Macron, la riapertura delle scuole è una priorità "e deve essere fatto di tutto per evitare un nuovo lockdown generalizzato. Tuttavia niente può essere totalmente escluso, dipende da come evolverà l’epidemia e da come noi sapremo reagire".

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