In Cina milioni di persone di nuovo in lockdown per Covid: cosa sta succedendo
Torna il lockdown in Cina. Nuove restrizioni per milioni di persone sono state decise dalle autorità a causa degli ultimi focolai di Covid-19 che hanno colpito città industriali come Shenzhen, Guangzhou, Dalian, Chengdu e Shijiazhuang. A Dalian, nel Liaoning, il nuovo lockdown colpisce circa la metà dei suoi 6 milioni di residenti. Le misure avranno una durata di 5 giorni. A Shenzhen, nel Guangdong, il blocco riguarda almeno 4 distretti: circa 9 milioni i residenti colpiti.
A Guangzhou, capoluogo del Guangdong vicino a Hong Kong, sono stati posticipati i rientri negli asili nido, nelle scuole primarie, media e superiori. Secondo quanto riportato dai media, invece, gli studenti che già erano rientrati a scuola sono tornati a casa. Sono inoltre stati ridotti i servizi di autobus e metropolitana. Nel distretto sono stati rilevati martedì 5 contagi Covid trasmessi localmente: un numero ritenuto sufficiente per chiudere alcune aree di un distretto fino a sabato.
La Cina martedì ha riportato 1.717 casi di trasmissione locale, 52 dei quali nella provincia di Liaoning, dove si trova Dalian. La maggior parte dei casi è stata segnalata nella provincia del Sichuan, la cui capitale è Chengdu, e la maggioranza era asintomatica. La politica della tolleranza zero per il Covid, che la Cina continua a seguire, ha contribuito a frenare l'economia. Secondo Capital Economics, 41 città, responsabili del 32% del Pil cinese, sono attualmente coinvolte nella stretta anti-Covid, il numero più alto da aprile.
Per quanto riguarda Pechino, i viaggi in entrata e in uscita dalla capitale sono stati scoraggiati e i residenti sono sottoposti a test quasi ogni giorno in vista anche del XX Congresso del partito comunista che aprirà i battenti il prossimo 16 ottobre. L'Anbound Research Center, un think tank cinese, ha fatto sapere lunedì che la chiusura per la pandemia ha prodotto blocchi al commercio, ai viaggi e all’industria e ha sollecitato un cambio di rotta per evitare uno "stallo economico", invitando la leadership a concentrarsi sulla crescita come fatto da Usa, Europa e Giappone.
Anche in Europa, intanto, l'Oms prevede un nuovo aumento dei casi in autunno. "Con l'avvicinarsi dell'autunno-inverno, prevediamo un aumento dei casi, con o senza una recrudescenza dell'influenza stagionale in Ue", ha detto ieri il direttore Hans Kluge in conferenza stampa. "La priorità ora è somministrare una seconda dose di richiamo del vaccino anti-Covid ai più vulnerabili, inclusi gli anziani, gli individui immunocompromessi e quelli con patologie pregresse. Stiamo anche esortando i paesi a somministrare il vaccino antinfluenzale insieme al vaccino Covid, quando possibile", ha aggiunto l'Oms Europa.