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In carcere ingiustamente per 17 anni: a commettere la rapina era stato il suo sosia

Richard Anthony Jones, 42enne di Kansas City, Kansas, è stato rilasciato l’anno scorso dopo che un giudice ha dichiarato che la sua condanna per rapina a mano armata nel 1999 era infondata. A commettere il crimine era stato infatti il suo doppelgänger. Ora pretende quasi un milione di dollari di risarcimento.
A cura di Biagio Chiariello
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Richard Jones a sinistra
Richard Jones a sinistra

Un uomo innocente ha trascorso 17 anni rinchiuso in carcere per un crimine che non ha commesso. La storia è venuta fuori solo dopo che la polizia è riuscito ha rintracciare il reale colpevole che, come si vede dalle foto segnaletiche, è praticamente il suo sosia. Richard Jones, di Kansas City, è stato giustamente rilasciato l'anno scorso dopo che un giudice ha dichiarato che la sua condanna originaria era sbagliata. Ora ha presentato una petizione per ottenere un risarcimento di quasi un milione di dollari dallo Stato del Kansas, circa 50.000 dollari per ogni anno trascorso in prigione. "Mi è stata tolta una grossa fetta della mia vita che non potrò mai riavere. Sto solo cercando di riportare stabilità nella mia quotidianità”, ha detto Jones, padre di due figlie di 19 e 24 anni. Quest’ultima la reso anche nonno.

Richard Ainsworth, l'avvocato del signor Jones, evidenzia come la richiesta di risarcimento del suo cliente sia anche “relativamente basse, date le insondabili difficoltà in 17 anni di carcere ingiustificato". Jones era stato condannato per rapina a mano armata nel 1999 dopo che un testimone oculare lo aveva riconosciuto come il malvivente. Ma già durante la permanenza in prigione, altri detenuti hanno costantemente osservato la sua incredibile somiglianza con un truffatore di nome Ricky Amos. Jones viveva dall'altra parte del Kansas mentre il suo sosia, Amos appunto, viveva nei pressi del luogo della rapina. In seguito si è scoperto che non c'erano prove fisiche, di DNA o di impronte digitali che collegassero Jones al crimine.

Jones si era più volte appellato alla giustizia americana – senza successo – per rivedere il suo caso. Ma due anni fa ha sentito parlare di un uomo in prigione molto somigliante a lui e di cui condivideva persino il nome di battesimo. Dopo aver intuito che costui poteva essere la persona che aveva commesso il crimine, Jones ha contattato il Midwest Innocent Project, un'organizzazione senza scopo di lucro che fornisce servizi legali ai condannati ingiustamente. E così la situazione si è finalmente sbloccata. “Tutti hanno un doppelgänger, per fortuna abbiamo trovato il suo” ha detto un membro dell’associazione.

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