In Botswana all’asta licenze per poter uccidere gli elefanti
In Botswana oggi si battono all'asta le licenze per uccidere gli elefanti. Succede in quello che è il Paese con la popolazione più numerosa al mondo, ovvero 130.000 esemplari. Nel maggio dello scorso anno il governo del nuovo presidente, Mokgweetsi Masisi, ha fatto decadere un precedente divieto di caccia che era in vigore dal 2014, varato dall'ex presidente Ian Khama. Fino a un anno fa il Paese dell'Africa meridionale era considerato il santuario della fauna selvatica per le leggi messe in campo a protezione dell'ambiente. Il successivo ritiro del divieto, col presidente che ha così rotto col passato e con il suo predecessore, ha scatenato moltissime critiche. Le autorità locali, da parte loro, per giustificare il provvedimento hanno fatto riferimento al crescente conflitto tra esseri umani e animali, con gli animali accusati di distruggere colture su vasta scala e minacciare la sopravvivenza stessa dei residenti in alcune zone rurali. Gli stessi agricoltori si lamentano del numero crescente di incidenti con elefanti, accusati di distruggere i raccolti e calpestano gli abitanti nei villaggi. La caccia non ridurrà in modo significativo la popolazione ma i guadagni derivanti dall’asta andranno a beneficio delle comunità locali, secondo quanto scrive Bloomberg che riporta la notizia.
Sette pacchetti da 10 elefanti ciascuno a cui poter sparare – Il governo del Paese africano ora offre 7 pacchetti di 10 elefanti ciascuno, secondo quanto riferito dalla casa d'aste Auction It Ltd, responsabile della vendita per conto di Gaborone. Per partecipare all'asta sarà necessario versare la somma di circa 18.000 dollari. La maggior parte dei cacciatori, secondo quanto riportato dai media, sarebbero americani molto facoltosi. Il governo ha stabilito una quota di 272 elefanti "abbattibili" nel 2020, di cui 202 destinati agli stranieri. A questa prima asta che mette in vendita la caccia per 70 pachidermi ne seguiranno altre. La stagione della caccia va da aprile a settembre, durante la stagione "secca" in cui l'erba è bassa ed è più semplice vedere gli animali.