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In Belgio entra in vigore la legge sul sex work, garantite pensioni, maternità e ferie: è la prima al mondo

In Belgio è entrata in vigore la legge sul sex work che regolamenta il lavoro sessuale e garantisce nuove tutele. Le lavoratrici e i lavoratori del settore avranno diritto a giorni di malattia e ferie, all’indennità di maternità e alla pensione. Il Parlamento belga ha deciso di equiparare i e le sex workers a qualsiasi altro dipendente per porre un freno allo sfruttamento.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
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Domenica 1 dicembre in Belgio è entrata in vigore la legge sul sex work che regolamenta il lavoro sessuale e garantisce nuove tutele. Le lavoratrici e i lavoratori del settore avranno diritto a giorni di malattia e ferie, all'indennità di maternità e ai diritti pensionistici. È il primo Paese al mondo a farlo.

Il Parlamento ha deciso di equiparare i e le sex workers a qualsiasi altro dipendente nel tentativo di porre un freno agli abusi e allo sfruttamento. La legge, approvata ufficialmente a maggio, garantisce che chi lavora nel settore abbia contratti di lavoro regolari e protezione legale.

I ministeri dell’Economia e del Lavoro, Salute e Giustizia avevano elaborato il testo della legge lavorando per mesi in collaborazione con esperti e associazioni che si occupano di diritti dei lavoratori del sesso. La versione finale del testo era stata approvata con 93 voti favorevoli, 33 astenuti e nessun voto contrario. 

L'obiettivo era quello di porre fine alla zona grigia creatasi nel 2022, quando nel Paese il lavoro sessuale era stato depenalizzato senza però conferire alcuna tutela, né diritti lavorativi come l'indennità di disoccupazione o l'assicurazione sanitaria.

In base alla nuova legge i lavoratori e le lavoratrici avranno invece il diritto di rifiutare partner sessuali o di compiere atti specifici, potranno interrompere un atto in qualsiasi momento e non potranno essere licenziati per questi rifiuti.

I datori di lavoro dovranno avere una “buona reputazione” e avere una residenza commerciale in Belgio. Dovranno inoltre garantire che i locali dove lavorano i dipendenti siano dotati di pulsanti antipanico, biancheria pulita, docce e preservativi. Le tutele non riguardano tuttavia il lavoro a domicilio, né attività come lo striptease e la pornografia.

L'Unione belga dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso ha descritto la legge come “un enorme passo avanti, che pone fine alla discriminazione legale contro chi lavora nel settore”. Ma ha affermato anche che le norme potrebbero “essere strumentalizzate” per ridurre o eliminare il lavoro sessuale.

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