Covid Austria, via al lockdown duro per i no vax: potranno uscire di casa solo per spesa e lavoro
L'Austria potrebbe diventare a breve, forse già da lunedì, il primo paese al mondo ad imporre un lockdown duro ai no vax, che di fatto potranno uscire di casa solo per lavoro, spesa e attività motoria. È quanto ha annunciato il cancelliere Schallenber, secondo quanto riporta bnonews. L'ufficializzazione è attesa per domenica. La stretta arriva dopo che già da lunedì scorso il governo aveva varato un lockdown light per i non vaccinati, con la cosiddetta regola 2G, (Geimpfte und Genesene), letteralmente "vaccinati e guariti", cioè i soggetti che potranno continuare a svolgere una serie di attività senza restrizioni. La decisione è arrivata dopo l'impennata di nuovi casi che si è registrata nei giorni scorsi, ma che non accenna a placarsi. Basti pensare che non solo le nuove infezioni hanno toccato quota 12mila nelle ultime 24 ore, ma l'incidenza a sette giorni per 100mila abitanti ieri è arrivata a 751, quasi tre volte più alta che in Germania, come annunciato dalle autorità. Anche la pressione ospedaliera sta aumentando. Per questo, alcuni governi federati stanno correndo ai ripari.
La situazione peggiore in Alta Austria
La situazione peggiore si registra nell'Alta Austria, dove già ieri era stato annunciato il blocco totale per le persone non vaccinate da lunedì. Lo stato federato ha il tasso di vaccinazione più basso del Paese, appena il 63% della popolazione ha ricevuto una dose e il 55,4% la seconda, e il più alto tasso di infezione, con una incidenza a 1.193 casi per 100mila abitanti, secondo i dati del governo. Si tratta di un lockdown duro, come viene definito dal quotidiano The Guardian: chi non è immunizzato potrà lasciare la propria casa solo per lavoro, spesa e attività motorie. Lo ha annunciato il primo ministro Thomas Stelzer (ÖVP): "La situazione è drammatica, quindi preferiamo passare alla quinta fase del piano graduale del governo federale e pianifichiamo un blocco per le persone non vaccinate da lunedì, a condizione che il governo federale dia il via libera o che il governo federale crei la base legale". Allo stesso tempo, sono in corso i preparativi per allestire alloggi di emergenza con letti ospedalieri, come avvenuto già nel 2020.
La gestione della pandemia in Austria
Tutta l'Austria passa dunque al livello 5 di gestione della pandemia realizzato dal governo. Il sistema di gestione dell'emergenza Covid elaborato da Vienna prevede infatti cinque livelli di criticità basati sull’occupazione di posti letto Covid nelle terapie intensive. Nella fase 5, con il 30% di saturazione, è previsto il blocco totale per i soli non vaccinati. Nella fase 4, che è quella che è cominciata la scorsa settimana nel Paese, a partire da Vienna, solo vaccinati e guariti possono accedere a hotel, ristoranti, caffè, musei, impianti sportivi ed eventi. Il cancelliere Schallenberg ha rivendicato la decisione del blocco per i no vax ieri durante una visita a Bregenz, nell'Austria occidentale: "Non vedo perché due terzi della popolazione dovrebbero perdere la libertà perché un terzo sta esitando. Per me è chiaro che non dovrebbe esserci alcun blocco per i vaccinati", definendo "vergognosamente basso" il tasso di vaccinazione del Paese. Circa il 65% della popolazione austriaca è completamente vaccinata contro il Coronavirus, mostrano le statistiche nazionali, al di sotto della media dei Paesi dell'Europa occidentale.