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In Algeria alcuni partiti hanno cancellato i volti delle candidate donne dai manifesti elettorali

Candidate da vari partiti algerini alle elezioni politiche del prossimo 4 maggio, le candidate donne sono apparse sui manifesti elettorali prive di volto. Le autorità locali hanno condannato la pratica e costretto i partiti a ritirare i manifesti pena l’esclusione dalla competizione elettorale.
A cura di Charlotte Matteini
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Il prossimo 4 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale del Popolo in Algeria. Come da prassi, a fine marzo i partiti hanno depositato le liste dei candidati e pochi giorni dopo è definitivamente iniziata la campagna elettorale. Fin qui, tutto normale, nessun problema di sorta. Non fosse che pochi giorni fa alcune fonti locali e internazionali hanno iniziato a mostrare le fotografie di alcuni manifesti elettorali, appesi in varie zone del Paese, abbastanza sui generis: nelle locandine elettorali, infatti, erano presenti le sole facce dei candidati uomini, mentre i volti delle donne apparivano oscurati, o per meglio dire non apparivano proprio: al posto della faccia un ovale bianco contornato dal tradizione velo e nulla più. La polemica è immediatamente divampata tanto che le autorità locali lo scorso 17 aprile hanno dovuto pubblicamente condannare la pratica messa in atto da numerosi partiti algerini, di ogni schieramento politico, costringendoli a ritirare entro 48 ore tutti i manifesti illegali per non rischiare la cancellazione dalle liste elettorali.

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Una delle candidate, nella lista del Fronte Nazionale per la Giustizia Sociale, in un'intervista televisiva, ma senza mostrare il proprio volto in diretta, ha spiegato per quale motivo la fotografia non sarebbe stata pubblicata nei pubblici manifesti: "Poter vedere la mia foto è una cosa importante, credo. Ma provengo da una regione meridionale. Onestamente parlando, è estremamente conservatrice, per questo che la mia foto non viene usata". Insomma, sembra quindi che la ragione per cui i volti delle candidate sono stati oscurati è prettamente oscurantista: mostrare la faccia di una donna candidata in certi ambienti più tradizionalisti e conservatori viene considerata una pratica sconveniente, quindi da evitare. In Algeria vige una sorta di quota rosa obbligatoria: dal 2011 i partiti politici algerini nel comporre le liste devono necessariamente riservare dal 20% al 50% dei posti alle candidate donne, un provvedimento adottato nella speranza di far crescere la quota di elette e di conseguenze di rappresentanza femminile all'interno delle istituzioni, che difatti nel corso degli ultimi 6 anni è salita dal 7% del 2011 all'attuale 31%.

Nonostante l'esistenza di questo provvedimento,in passato numerose sono state le strategie messe in pratica dai partiti algerini per evitare di favorire le candidate di sesso femminile, ad esempio concedendo posti in lista che non avrebbero mai potuto permettere alle candidate di essere elette oppure, come successo la scorsa settimana, celare i volti delle rappresentanti nascondendoli dietro immagini di fiori o qualsiasi oggetto atto a nasconderne i tratti.

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