Imponente valanga sulle montagne in Cina: il video girato dai turisti in fuga

I fatti sono avvenuti nella Yubeng Scenic Area, situata nella prefettura autonoma tibetana di Diqing, nella provincia cinese dello Yunnan. Il video ha catturato l’enorme massa di neve che precipita dalla vetta della montagna, sommergendo la valle in pochi attimi.
A cura di Biagio Chiariello
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Una pericolosa valanga si è verificata lo scorso 20 febbraio la Yubeng Scenic Area, situata nella prefettura autonoma tibetana di Diqing, nella provincia cinese dello Yunnan. L’evento è stato ripreso da alcuni turisti che, trovandosi nei pressi della zona colpita, hanno immortalato la scena con i loro dispositivi, testimoniando l’impressionante forza della natura.

Nel filmato si può osservare un’immensa massa di neve staccarsi dalla cima della montagna e precipitare con violenza verso valle, coprendo in pochi istanti l’intero paesaggio. Le immagini mostrano la rapidità con cui la slavina ha travolto il territorio sottostante, sollevando una nube bianca che ha oscurato la visuale. Il panico si è diffuso immediatamente tra i presenti, che hanno cominciato a gridare e a correre in cerca di riparo. Alcuni si sono rifugiati in baite di legno, altri hanno cercato punti sicuri per mettersi al riparo dall’enorme onda di neve in movimento.

Fortunatamente, secondo quanto riferito dal personale dell’area panoramica, la valanga ha interessato una regione non sviluppata e priva di insediamenti umani, evitando così perdite di vite umane o danni significativi alle strutture presenti nel parco. Tuttavia, l’episodio ha riportato l’attenzione sui pericoli naturali che caratterizzano questa remota e affascinante area montana.

Yubeng fa parte del Meili Snow Mountain National Park, un’area nota per i suoi scenari spettacolari ma anche per la complessità del terreno e le condizioni climatiche imprevedibili. Durante i mesi invernali, le abbondanti nevicate aumentano notevolmente il rischio di valanghe, rendendo fondamentale adottare precauzioni per la sicurezza di escursionisti e visitatori. Le autorità locali monitorano costantemente l’area per prevenire incidenti, ma eventi come quello del 20 febbraio dimostrano come la natura possa essere imprevedibile e impetuosa, richiedendo sempre la massima prudenza da parte di chi visita questi territori estremi.

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