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Impiccati cinque stupratori in Afghanistan

I cinque uomini erano stati condannati a morte per lo stupro di gruppo di quattro donne. L’Onu aveva chiesto alle autorità afghane di sospendere le esecuzioni.
A cura di S. P.
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Cinque persone sono state giustiziate in Afghanistan. Si tratta di cinque uomini che erano stati condannati a morte per rapina e stupro di gruppo. A dare la notizia è stato il generale Mohammad Zahir Zahir, capo della polizia di Kabul, il quale ha spiegato che i cinque stupratori sono stati impiccati nella prigione di Puli Charkhi nella capitale. L'ex presidente Hamid Karzai aveva approvato e firmato l'ordine di esecuzione lo scorso mese, nell'ultimo giorno di incarico. Nei giorni scorsi, invece, l'Onu aveva chiesto al nuovo presidente Ashraf Ghani di sospendere le esecuzioni. Ma nonostante gli appelli contro la pena capitale gli afgani sono stati impiccati.

Lo stupro di gruppo lo scorso agosto a Kabul – I cinque uomini impiccati a Kabul erano accusati di uno stupro di gruppo avvenuto il 23 agosto scorso quando alcune donne, che rientravano in città da un matrimonio, furono aggredite a Paghman, a est della capitale, da diverse persone. Alcuni di questi uomini indossavano le uniformi della polizia. Gli aggressori costrinsero le donne a scendere dalle automobili, le derubarono, le picchiarono e le violentarono. Una delle donne violentate era anche incinta. Le vittime furono trascinate in un'area dove gli uomini della famiglia potevano sentirle gridare. Lo scorso mese sette uomini di quel gruppo erano stati condannati a morte, ma un tribunale di appello ha ridotto la condanna di due a venti anni di carcere. Tre sospetti, invece, sono ancora latitanti.

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