Immobilizzò e uccise senzatetto nella metro di New York, l’ex marine Daniel Penny accusato di omicidio
Bloccò un senzatetto nella metropolitana di New York, immobilizzandolo a terra per poi soffocarlo fino alla morte sotto gli occhi dei pendolari. Ora i procuratori di New York hanno deciso di accusare l'ex militare Daniel Penny, 24 anni, di omicidio colposo. L'ex marine statunitense aveva aggredito Jordan Neely, 30enne senzatetto che spesso si esibiva nei vagoni della metropolitana nei panni di Michael Jackson per raccogliere qualche soldo, all'inizio del mese in un treno pieno di lavoratori diretti in ufficio.
Neely, secondo quanto reso noto, stava urlando per attirare l'attenzione dei passeggeri e chiedere cibo. I testimoni hanno confermato però che il 30enne non era stato aggressivo nei confronti di nessuna delle persone a bordo del treno. L'ex marine lo avrebbe aggredito all'improvviso, gettandolo a terra per 2 minuti e 55 secondi. Il tutto è stato ripreso da un giornalista freelance americano e il filmato è stato diffuso online. La morte del senzatetto ha suscitato enormi polemiche tra i cittadini della metropoli, scatenando anche le proteste degli attivisti che a gran voce hanno chiesto l'arresto del 24enne.
Neely, come molti altri senzatetto della grande città americana, soffriva di disturbi psichici e alle spalle aveva una lunga storia di malattia. Il 30enne era stato arrestato altre volte (almeno 10) per schiamazzi. La deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha commentato la decisione dei procuratori di New York esprimendo soddisfazione. "Neely – ha sottolineato Ocasio-Cortez – è stato chiaramente assassinato".
Gli esami svolti da un medico forense sul corpo del senzatetto hanno evidenziato che il decesso è stato causato da una "compressione" del collo. La morte del 30enne, secondo il medico legale, può essere catalogata quindi come "omicidio". L'ex marine di 24 anni sarà chiamato a rispondere dell'accusa davanti alle autorità di New York.