Ilaria Alpi, ucciso Hashi Omar Hassan: fu accusato ingiustamente dell’omicidio della giornalista
È morto, ucciso da una bomba messa sotto la sua auto, Hashi Omar Hassan, l'uomo accusato ingiustamente dell'omicidio della giornalista italiana Ilaria Alpi e del fotoreporter Miran Hrovatin. La notizia è stata diffusa questa mattina dal sito indipendente somalo Garowe Online secondo cui l'auto di Hashi sarebbe stata fatta saltare in aria a Mogadiscio, in Somalia, suo paese di origine, da una carica di dinamite.
Un omicidio sul quale sta indagando la polizia locale. L’auto di Hashi è saltata in aria nel distretto di Dharkaynley, riferiscono fonti giornalistiche locali, nella zona meridionale della capitale. Sembra che l'uomo sia stato ucciso perché si sarebbe rifiutato di pagare il pizzo che i terroristi islamici di Al Shabaab gli avrebbero chiesto sul cospicuo risarcimento ottenuto nel 2018.
Hashi è stato infatti risarcito della somma di tre milioni di euro per i quasi 18 anni trascorsi in Italia, nel carcere a Padova, con l’accusa di essere membro del commando che aveva sparato a Ilaria Alpi e Milan Hrovatin il 20 marzo 1994.
L’uomo, che si era sempre dichiarato innocente, fu condannato nel 2000, ma nel 2015 grazie alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto” il testimone che l’aveva incastrato, Ahmed Ali Rage detto Gelle, confessò di essere stato pagato per dire il falso e depistare le indagini. Per l'ingiusta detenzione la Corte d'Appello di Perugia dispose un risarcimento di tre milioni e 181mila euro.
Hashi ha sempre dichiarato di essere stato un capro espiatorio per coprire i veri mandanti ed esecutori dell'omicidio di Alpi e Hrovatin: “Bisogna chiedere a chi ha pagato Gelle chi ha ucciso Ilaria Alpi – disse in un'intervista rilasciata a Fanpage.it – c'è qualcosa da nascondere, se non ci fosse stato qualcosa da coprire non mi sarei fatto 19 anni di prigione ma nemmeno due giorni”.