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Il wc è troppo rumoroso, 36enne avvelena vicini di casa con fumi tossici: incastrato dalle telecamere

Un uomo di 36 anni di Tampa, in Florida è stato arrestato dopo aver cercato di avvelenare con fumi tossici i suoi vicini di casa perché “c’era troppo rumore”: è stato incastrato dai video ripresi da una telecamere di sorveglianza installata fuori alla porta d’ingresso.
A cura di Ida Artiaco
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Malori continui, odori forti e nauseabondi. Umar Abdullah, 36enne di Tampa, in Florida, non riusciva a capire cosa succedesse a casa sua, dove anche la moglie e la figlia di pochi mesi mostravano sintomi di malessere. Così ha deciso di vederci e dopo aver installato una telecamera di sorveglianza davanti alla porta d'ingresso è riuscito finalmente a scoprire la verità: il suo vicino di casa stava tentando di avvelenare la sua famiglia.

L'uomo, Xuming Li, 36enne che abita al piano di sotto e dottorando in chimica all'Università della Florida del Sud, iniettava con l'ausilio di una siringa sotto l'uscio un mix di narcotici, metadone e idrocone, un tipo di oppioide usato come analgesico, avvelenando l'aria: la conferma è arrivata proprio dai video ripresi.

Altre sostanze nocive devono essere ancora identificate. Li sono è stato arrestato con l'accusa, tra l'altro, di stalking aggravato. Il movente sarebbe collegato al "wc troppo rumoroso". Tutto è cominciato un paio di mesi fa, quando Abdullah, la moglie e la figlia hanno cominciato a soffrire, quando erano in casa, non solo di irritazioni a occhi e pelle e alopecia, ma anche di difficoltà respiratorie e fiato corto, proprio a causa dell'inalazione di quelle sostanze che venivano introdotte dalle fessure della porta.

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In particolare, la bimba, che ha compiuto un anno nel mese di agosto, mostrava da tempo irrequietezza, diarrea, allucinazioni e svenimenti, mal di stomaco e vomito. All'inizio Abdullah credeva che quei forti odori provenissero dal suo condizionatore o dallo scaldabagno, ma gli idraulici e i tecnici non avevano riscontrato problemi agli impianti. Neanche i vigili del fuoco, chiamati sul posto, erano riusciti a capire da ove provenissero quei fumi chimici. Da qui, l'idea di installare una telecamera di sorveglianza che ha permesso infine di incastrare il vicino.

L'uomo che  stato arrestato si è dichiarato non colpevole delle accuse e il suo avvocato ha rifiutato di commentare ulteriormente la questione.

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