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Il viso accanto alla ciotola del cane, così la polizia umilia e intimorisce i sostenitori di Navalny

Continuano gli arresti da parte della polizia russa nei confronti dei sostenitori di Alexei Navalny, l’oppositore di Putin condannato a due anni e mezzo di carcere la scorsa settimana. Le forze dell’ordine stanno reprimendo le proteste dando vita a una lunga serie di perquisizioni negli appartamenti dei manifestanti: una di queste ha coinvolto anche il giornalista Gennadi Shulga che, come si vede in un video, viene tenuto con le mani dietro la schiena e impossibilitato a muoversi, viene buttato a terra dalla polizia e forzato col viso accanto alla ciotola del cane.
A cura di Chiara Ammendola
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Continuano gli arresti da parte della polizia russa nei confronti dei sostenitori di Alexei Navalny, l'oppositore di Putin condannato a due anni e mezzo di carcere la scorsa settimana. Da quel giorno in tutto il Paese si susseguono manifestazioni e proteste da parte di migliaia di cittadini russi che vogliono così esprimere la propria solidarietà a Navalny. Proteste che la polizia continua a reprimere con una lunga serie di arresti e perquisizioni, spesso anche nelle abitazioni, nei confronti proprio dei sostenitori dell'oppositore russo, sia nelle città di San Pietroburgo e Vladivostock.

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Oltre 10mila le persone arrestate in Russia nelle ultime due settimane

Proprio in questa città, una delle tante operazioni ha coinvolto anche il giornalista Gennadi Shulga che è stato ripreso durante i controlli: nel video poi diffuso sui social si vede l'uomo mentre, tenuto con le mani dietro la schiena e impossibilitato a muoversi, viene buttato a terra dalla polizia e forzato col viso accanto alla ciotola del cane. Video come questi che mostrano i raid della polizia russa nei confronti dei sostenitori di Navalny sono stati diffusi su Telegram: nella città di San Pietroburgo in particolare sono state numerose le operazioni delle forze dell'ordine. Mentre sale a oltre 10mila il numero delle persone arrestate da quando l'oppositore russo, rientrato nel suo Paese, è stato arrestato.

Germania, Polonia e Svezia espellono diplomatici russi

Intanto Germania, Svezia e Polonia hanno deciso di rispondere a Mosca ed espellere dei diplomatici russi dopo l'analoga decisione nei giorni scorsi da parte del Cremlino di espellere rappresentanti dei tre Paesi europei per aver preso parte alle proteste per chiedere la liberazione dell'oppositore del Cremlino Alexei Navalny.

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