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Il vaccino Johnson & Johnson è stato approvato negli Stati Uniti: ne basta una sola dose

La notizia dell’approvazione è ottima anche per l’Europa, perché significa che presto anche l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, potrebbe autorizzarlo. Il vaccino anti-Covid di Janssen (Johnson & Johnson) dovrebbe ricevere oggi l’autorizzazione finale, dopo che la Food and Drug Administration ha dato il suo via libera: ne basta una sola dose e può essere conservato in normali frigoriferi.
A cura di Annalisa Girardi
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Il vaccino monodose di Janssen (Johnson & Johnson) è stato approvato negli Stati Uniti. Il via libera è arrivato dalla Fda, la Food and Drug Administration: si tratta del primo vaccino monodose disponibile nel Paese e il terzo a ricevere l'ok dopo quelli di Pfizer e Moderna. Il vaccino è autorizzato per i maggiori di 18 anni e può essere conservato in normali frigoriferi, fattore che dovrebbe renderne più semplice la distribuzione. La notizia dell'approvazione è ottima anche per l'Europa, perché significa che presto anche l'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, potrebbe autorizzarlo: per l'Italia questo significa l'arrivo di quasi 15 milioni di dosi nel secondo trimestre dell'anno, 32 nell'estate e quasi 7 a fine 2021.

Gli esperti della Fda hanno votato all'unanimità per raccomandare all'Agenzia di concedere il via libera al vaccino di Johnson & Johnson per l'uso di emergenza. Seconda la Fda il vaccino è sicuro ed efficace. E implica anche una serie di vantaggi, in quanto richiede solo una dose e può essere conservato in normali frigoriferi. Oggi i membri dell'Agenzia governativa per la tutela della salute (Centers for disease control and prevention, CDC) si riuniranno per l'approvazione definitiva, che deve ricevere il via libera finale del direttore del CDC.

"Avere un terzo vaccino che soddisfi le aspettative di un'autorizzazione all'uso di emergenza, per la sicurezza e l'efficacia nel prevenire malattie gravi e morte da Covid-19 ci porta un passo avanti nella protezione della popolazione americana, permettendoci di anticipare le varianti del virus e trovare così una via d'uscita da questa pandemia", ha affermato in una nota il direttore del National Institutes of Health, Francis Collins.

L'ok dall'Ema a questo punto potrebbe arrivare verso metà marzo: a seguire in lista ci sono i vaccini di Curevac e Novavax, che secondo l'azienda avrebbe dimostrato di essere efficace anche contro le varianti inglese e sudrafricana. Nel frattempo i singoli Paesi continuano a lavorare per il rafforzamento della campagna vaccinale anche se proprio la diffusione di queste varianti del virus continua a preoccupare e ha costretto diversi governi a inasprire le misure anti-contagio in vigore.

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