Il Times: “Putin pronto a test nucleare al confine con l’Ucraina”. Zelensky: “Non negozieremo con lui”
Il presidente russo Vladimir Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell'Ucraina.
L'indiscrezione è stata lanciata dal quotidiano britannico Times che ha citato a sua volta un'informativa inviata dalla Nato agli Stati membri e fonti della Difesa.
Si tratta di un rapporto dell'Intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon, molto probabilmente nel Mar Nero, equipaggiato con una testata atomica.
Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell'Ucraina e avvistato al momento in una regione della Russia centrale: l'unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione stando all'analista basato in Polonia Konrad Muzyka.
Russia in difficoltà sul campo di battaglia
Queste voci arrivano nel giorno in cui le forze filorusse locali hanno ammesso, secondo quanto riporta la BBC, la nuova avanzata delle forze ucraine nel sud, nella regione di Kherson, ma anche nel Donbass e nel Lugansk, dove nei giorni scorsi si sono svolti i referendum di annessione a Mosca.
Il leader filorusso dell'oblast di Kherson, appena annessa, secondo Mosca, alla Federazione russa, Vladimir Saldo, avrebbe ammesso che l'esercito di Kiev ha sfondato vicino a Dudchany, una cittadina sul fiume Dnipro, a una trentina di chilometri a est della precedente linea del fronte. "Ci sono insediamenti occupati dalle forze ucraine", dice Saldo, citato dall'emittente inglese.
Insomma, la situazione per la Russia si complica sul campo. È forse per questo che si pensa che l'escalation possa concretizzarsi su un altro livello?
Il professor Andrew Futter, esperto di armi nucleari presso l'Università di Leicester, ha affermato sempre al Times che il sottomarino nucleare potrebbe svolgere varie funzioni tattiche ed è molto più di una semplice piattaforma di consegna nucleare. Ha suggerito che, come nel caso del treno, la Russia potrebbe cercare di inviare un segnale all'Occidente per incentivarla a smettere di intromettersi nel conflitto per non rischiare un'ulteriore escalation.
Per James Rogers, direttore della ricerca presso il Council on Geostrategy, "data la qualità del processo decisionale al Cremlino in questo momento, nulla dovrebbe essere scontato. I russi ormai sono disperati, ma sarebbe un'escalation drammatica e che paesi come l'India e persino la Cina condannerebbero sicuramente".
Zelensky firma decreto: "Vietato negoziare con Putin"
Intanto, sempre oggi, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato il decreto con cui sancisce formalmente l'impossibilità di condurre negoziati col capo del Cremlino, come suggerito dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina.
Dopo l'annessione da parte dei Mosca di quattro territori ucraini, in seguito a referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale, Zelensky aveva già annunciato che non avrebbe mai negoziato con la Russia se guidata da Putin. "Lui non sa cosa siano la dignità e l'onestà. Pertanto, siamo pronti per un dialogo con la Russia, ma con un altro presidente", aveva detto venerdì il leader di Kiev.