Il tifone Phanfone devasta le Filippine: 16 morti, danni e migliaia di persone evacuate
Il tifone Phanfone, che si è abbattuto sulle zone centrali delle Filippine, ha provocato almeno sedici morti. Il tifone, i cui venti soffiano a 195 km orari, sta attraversando il paese asiatico portando devastazione sia in villaggi remoti che in alcune zone turistiche, tra cui l’isola di Coron. Si registrano vittime soprattutto a Visayas, ma Phanfone ha messo in ginocchio anche Boracay, Coron e altre famose destinazioni turistiche impedendo la circolazione dei veicoli, causando blackout e danneggiando diverse abitazioni. Decine di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie case durante le feste di Natale. Altre persone non sono state in grado di tornare dalle loro famiglie, con i traghetti e i servizi aerei sospesi. Molti porti infatti sono stati chiusi e l’aeroporto di Kalibo ha subìto gravi danni. "Le linee di comunicazione sono inattive. L'elettricità è ancora inattiva", ha detto ad AFP Jonathan Pablito, capo della polizia della città malese nella provincia di Aklan, che si trova su un'isola vicina a Boracay. La polizia ha spiegato che i servizi di traghetto tra Boracay e Aklan non erano ancora attivi giovedì, anche se la tempesta era passata. "Non abbiamo notizie dalla guardia costiera se le navi fossero autorizzate a navigare. Dal 24 tutti quelli che andavano sull'isola e che provenivano dall'isola non erano in grado di attraversare", ha spiegato.
Il tifone Phanfone sta seguendo la stessa rotta di Haiyan – Il bilancio delle sedici vittime è purtroppo solo provvisorio: dalle Filippine le notizie faticano ad arrivare e non è stato ancora possibile fare una valutazione completa dei danni. Il tifone Phanfone sta seguendo la stessa rotta di Haiyan, che nel 2013 provocò oltre settemila vittime e dispersi. "È come il fratello più giovane di Haiyan. È meno distruttivo, ma ha seguito un percorso simile", ha detto Cindy Ferrer, un funzionario della regione di Visayas occidentale.