Il Sudafrica accusa Israele di genocidio a Gaza, com’è andata la prima udienza all’Aja
Si è conclusa alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia la prima udienza sull'accusa di genocidio intentata contro Israele dal Sudafrica che chiede a Netanyahu di fermare le operazioni in corso a Gaza e iniziata a seguito del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. Domani Tel Aviv presenterà le sue risposte alle argomentazioni portate oggi dal Paese africano. Lo riporta Haaretz.
Nello specifico, Pretoria sostiene che Israele ha violato gli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio. Nel ricorso di 84 pagine viene accusato di avere commesso atti di "carattere genocida perché mirano alla distruzione di una parte sostanziale del gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese".
La prima giornata è stata dedicata alle argomentazioni dell'accusa illustrate dalla delegazione sudafricana, guidata dal ministro della Giustizia Ronald Lamola, e composta da un team di diplomatici, avvocati ed esponenti politici internazionali come Jeremy Corbyn, l'ex leader laburista britannico più volte accusato in patria di antisemitismo.
“Ogni giorno a più di dieci bambini palestinesi vengono amputate una o entrambe le gambe, in molti casi senza anestesia. Ogni giorno, ai ritmi attuali, verranno danneggiate o distrutte in media 3.900 case", ha detto una degli avvocati dell'accusa, Blinne ni Ghralaigh, durante l'udienza.
"Le prove" presentate all'Aja dal Sudafrica "dimostrano al mondo intero il coinvolgimento dell'occupazione sionista nel commettere crimini di genocidio e pulizia etnica contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza". Lo ha detto Izzat Al-Rishq dell'Ufficio politico di Hamas, esprimendo su Telegram "apprezzamento" per l'iniziativa di Pretoria che "dimostra ancora una volta l'autenticità della sua posizione di principio a sostegno del nostro popolo".
Hamas ha definito l'appello del Sudafrica "storico".
Le accuse di genocidio a Israele sono "senza merito" e "non ci sono le basi" per muoverle. Lo afferma John Kirby, il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Da parte sua il presidente israeliano Netanyahu ha accusato il Sudafrica di "ipocrisia": "Dov'eravate quando milioni di persone sono state uccise o sfollate dalle loro case in Siria e Yemen, e da chi? Dai partner di Hamas". Israele "continuerà a combattere i terroristi fino alla vittoria totale. Continueremo a respingere le bugie, continueremo a proteggere il nostro giusto diritto di difenderci e garantire il nostro futuro", ha affermato il premier.