Il social media manager dell’Isis è americano e si è laureato a Boston

Si dice che nell'escalation di violenza dell'Isis degli ultimi mesi un ruolo determinante sia stato giocato dalla comunicazione. I miliziani, in effetti, avrebbero reclutato decine di combattenti occidentali utilizzando sistemi "al passo coi tempi", a partire da facebook e twitter. Ma chi c'è dietro questa operazione di propaganda? Secondo le autorità statunitensi la mente sarebbe Ahmad Abousamra, cittadino americano (con cittadinanza anche siriana) cresciuto in una famiglia benestante di Boston. L'anno scorso il governo ha messo sulla sua testa una "taglia" da 50mila dollari, ritenendolo uno dei più pericolosi terroristi latitanti in circolazione.

Chi è Ahmad Abousamra

Ma chi è Ahmad Abousamra? Si tratta di unn 33enne nato a Parigi nel 1981 ma poi cresciuto a Stoughton, ricco quartiere di Boston. Il padre è un endocrinologo del Massachusetts General Hospital mentre lui ha conseguito una laurea in informatica dopo aver studiato in una scuola cattolica privata della città. Abousamra si è poi convertito all'islam ed ha deciso di mettere le sue competenze a disposizione dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, che di fatto ha mutato radicalmente le sue abitudini comunicative utilizzando massicciamente sia i social network che Youtube, e riuscendo a mostrare i filmati delle esecuzioni dei giornalisti James Foley e Steven Sotloff in una qualità neanche lontanamente paragonabile ai video di un decennio fa.

Peter Neumann, direttore del Centro Internazionale per lo Studio della radicalizzazione (ICSR), ha dichiarato ad ABC: "L'Isis ha capito benissimo l'importanza della comunicazione, ed ha capito che una comunicazione efficace è importante tanto quanto un atto terroristico" Secondo lo studioso l'escalation dell'organizzazione islamica è dovuto in larga parte anche alla propaganda online in lingua inglese, merito prevalentemente dei suoi miliziani anglofoni e molto spesso con elevate competenze in informatica. In questo senso la figura di Ahmad Abousamra è emblematica: parla correttamente sia l'inglese che l'arabo e da anni collabora con tale Tarek Mehanna, esperto di media ed affiliato ad Al Quaeda