video suggerito
video suggerito

Il sindaco truffato dal guru indiano: firma il gemellaggio con una nazione che non esiste

La città di Newark, nel New Jersey, ha confermato di essere stata ingannata per cinque giorni a gennaio, quando il sindaco Ras Baraka ha stretto un accordo di gemellaggio con la nazione indù di Kailasa. Che però non esiste.
A cura di Susanna Picone
1 CONDIVISIONI
Il guru indiano Swami Nithyananda
Il guru indiano Swami Nithyananda

Newark, città nel New Jersey, ha stretto un accordo di gemellaggio con una nazione che in realtà non esiste. La “truffa” è stata scoperta quando, a inizio anno, il sindaco Ras Baraka ha invitato nella sua città un gruppo di rappresentanti della “nazione indù di Kailasa”.

Il Comune aveva annunciato le celebrazioni con la nazione con cui era stato sancito uno storico gemellaggio: sarebbero nati scambi culturali e commerciali e delegazioni ufficiali indiane sarebbero andate in visita negli Stati Uniti.

Ma qualche giorno dopo questo annuncio lo stesso sindaco della città statunitense ha scoperto che Kailasa non è una vera nazione, ma un posto "creato" da un noto truffatore, l’indiano Swami Nithyananda. E la scorsa settimana il Comune ha confermato di essere stato ingannato.

L’addetta stampa del Comune ha spiegato che l’accordo di gemellaggio è stato annullato immediatamente. Era il 18 gennaio: “Anche se questo è stato un incidente deplorevole, la città di Newark rimane impegnata a collaborare con persone di culture diverse al fine di arricchirsi a vicenda con legami, sostegno e rispetto reciproco”, le parole della portavoce.

Ma chi è che ha truffato il sindaco di Newark e come? Si tratta appunto di Swami Nithyananda, “guru” che ha fondato un ordine religioso indù e che possiede decine di luoghi sacri in giro per il mondo. Più volte accusato di violenza sessuale, molestie e sottrazione di minori, lui respinge le accuse ma intanto è in fuga dalla giustizia indiana dal 2019 in seguito a diverse denunce.

Più o meno nello stesso periodo ha comprato un’isola a largo dell’Ecuador, Kailasa appunto, che definisce “la Santa Sede dell’Induismo”. Si tratta di un’isola privata, non riconosciuta da nessuno stato, ma in più occasioni questo truffatore ha tentato di inviare delle delegazioni in vari contesti ufficiali per tentare di ottenere legittimità.

“Non ho parole per questo”, ha detto un residente di Newark interrogato sull’accaduto, e qualcuno se la prende col municipio, colpevole di non aver fatto neppure una semplice ricerca prima di firmare accordi: "Di chi era il compito di fare una semplice ricerca su Google? Nessuna persona al comune ha fatto una ricerca su internet, avrebbe capito che quel posto non esisteva”.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views