Il sindaco di Chernihiv chiede a Zelensky di non scambiare i piloti russi con prigionieri ucraini
Il sindaco della città di Chernihiv ha chiesto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di non consegnare i piloti russi catturati in cambio della libertà di prigionieri di guerra ucraina. La richiesta di Vladyslav Atroshenko arriva dopo le dichiarazioni di Alexander Krasnoyatsev, maggiore dell'aviazione russa che tre settimane fa ha visto il suo aereo militare Su-34 abbattuto dalle autorità ucraine. In una lunga intervista sui social, aveva dichiarato di non sapere quali zone di Chernihiv avesse bombardato. Il pilota, infatti, sostiene di non aver mai saputo di aver bombardato zone residenziali della città. Nella stessa intervista, Krasnoyatsev ha dichiarato di aver ucciso un civile che lo stava inseguendo con un forcone dopo aver tentato la fuga dall'aereo abbattuto Su-34.
Atroshenko ha invitato il presidente ucraino a "non mostrare clemenza" nei confronti di coloro che hanno bombardato la città. "I cittadini di Chernihiv – ha chiarito – si opporranno a qualsiasi tipo di indulgenza mostrata nei confronti di coloro che hanno distrutto la città". "Mi rivolgo al presidente Zelensky da tutti i possibili canali TV: non abbiate fretta di scambiare piloti militari per prigionieri ucraini. Mentono quando dicono che hanno ricevuto coordinate senza avere contezza delle zone bombardate. Stavano distruggendo le case dei residenti di Chernihiv in pieno giorno e a bassa quota. Non è necessario affrettarsi. La nostra città è senza acqua, elettricità o gas dopo i bombardamenti e due settimane fa 10 persone sono state uccise mentre facevano la fila per il pane".
"Krasnoyartsev sapeva cosa stava facendo – ha riferito il sindaco di Chernihiv in merito all'intervista rilasciata dal pilota dopo la cattura -. Parla al telefono con la moglie e con la madre a Mosca. Chiede notizie ai figli a Mosca, chiede loro come stanno, eppure quelli bombardati sono gli ucraini. Perché non chiede ai cittadini di Chernihiv come stanno?".
Durante l'intervista con i soldati ucraini, al pilota sono stati chiesti dettagli sulla sua infanzia e sulla sua formazione a Mosca. Krasnoyartsev ha risposto a tutte le domande e alla fine ha chiesto per quale motivo avesse dovuto riferire dettagli sulla sua vita in Russia. Le autorità ucraine, quindi, lo hanno informato del fatto che Mosca aveva pubblicamente affermato che Krasnoyartsev fosse in realtà un attore ucraino che stava interpretando il ruolo di un pilota russo fatto prigioniero".