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Guerra in Ucraina

Il retroscena del FT: “Putin decise in segreto invasione Ucraina. Lavrov era all’oscuro di tutto”

Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe deciso l’invasione dell’Ucraina con una strettissima cerchia di fedelissimi consiglieri dalla quale sarebbe stato escluso non solo Serghei Lavrov, Ministro degli Eseteri, ma anche altri importanti dirigenti del Cremlino.
A cura di Davide Falcioni
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Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe deciso l'invasione dell'Ucraina con una strettissima cerchia di fedelissimi consiglieri dalla quale sarebbe stato escluso non solo Serghei Lavrov, Ministro degli Eseteri, ma anche altri importanti dirigenti del Cremlino. È quanto afferma un retroscena del Financial Times che, a un anno dallo scoppio del conflitto, spiega che il presidente russo alla vigilia del 24 febbraio 2022 avrebbe avuto in mente "una brillante e relativamente incruenta guerra lampo" con l’occupazione di Kiev nel giro di pochi giorni.

"Intorno all’una del mattino del 24 febbraio, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ricevette una telefonata inquietante – scrive il giornale britannico -. Dopo mesi passati a preparare una forza di invasione da 100mila uomini sui confini con l’Ucraina, Vladimir Putin aveva dato il via libera all’invasione. La decisione prese Lavrov totalmente di sorpresa". La svolta sarebbe quindi stata improvvisa e avrebbe colto di sorpresa persino il Ministro degli Esteri, che secondo il FT ignorava le tempistiche che Putin voleva imprimere alle operazioni.

"Tutti gli alti dirigenti del Cremlino seppero dell’invasione solo quando hanno visto Putin dichiarare un’"operazione militare speciale" in televisione quella mattina". Nel corso di una riunione quello stesso giorno con alcuno oligarchi, "dove tutti stavano perdendo la testa" perché erano coscienti che le sanzioni li avrebbero colpiti duramente, "uno degli oligarchi chiese a Lavrov come Putin avesse potuto pianificare un’invasione così enorme con una cerchia così ristretta, tanto che la maggior parte degli alti funzionari del Cremlino, il gabinetto economico russo e la sua élite imprenditoriale non credevano nemmeno che fosse possibile. ‘Ha tre consiglieri’, rispose Lavrov. Ivan il Terribile. Pietro il Grande. E Caterina la Grande’".

Putin, sempre secondo il FT, era convinto che la guerra in Ucraina sarebbe durata una manciata di giorni, con la presa pressoché immediata di Kiev. "“Secondo il piano di invasione del presidente le truppe russe avrebbero dovuto impadronirsi di Kiev nel giro di pochi giorni in una brillante e relativamente incruenta guerra lampo. Invece, la guerra si è rivelata un pantano di proporzioni storiche per la Russia".

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