Il rapper Travis Scott ha continuato a suonare mentre la gente moriva all’Astroworld Festival di Houston
Sono sempre di più le domande su quanto accaduto durante il concerto di Travis Scott dell'Astroworld di Houston. Nella serata di venerdì almeno 8 persone sono morte schiacciate contro le transenne mentre circa 300 sono rimaste ferite. Il rapper ha continuato ad esibirsi anche mentre i primi soccorritori cercavano di portare via le vittime intrappolate tra la folla. Le vittime avevano un'età compresa tra i 14 e i 27 anni.
La situazione ha iniziato a degenerare poco prima che Scott salisse sul palco, intorno alle 21.39. Quando il rapper ha iniziato a cantare, la folla ha iniziato a spingere le persone che si trovavano nelle prime file. In un primo momento il cantante ha continuato il suo show, portando avanti lo spettacolo per almeno un'ora. Soltanto alle 22.15 ha interrotto l'esibizione, esattamente 36 minuti dopo che il peggio era accaduto.
Il pubblico ha cercato più volte di chiedere aiuto facendo anche scattare gli allarmi, ma le persone che hanno cercato di raggiungere i sensori sono state travolte dal resto della folla. Scott ha continuato la sua esibizione nonostante gli evidenti segni di disagio mostrati dalle persone in prima fila. Secondo le testimonianze fornite dai presenti, alcune persone tra il pubblico hanno cercato di chiedere aiuto prima agli agenti lì presenti e poi ad alcuni cameraman che stavano riprendendo la performance. "Qualcuno sta morendo qua in mezzo – ha urlato una donna che è riuscita a raggiungere arrampicandosi la piattaforma degli addetti ai video -. Fermate lo spettacolo!". Il cameraman, però, ha ignorato l'appello e ha chiesto alla donna di scendere.
Scott, ScoreMore e Live Nation citate in giudizio
Billboard ha fatto sapere che è stata presentata alla corte distrettuale della contea di Harris un'istanza per chiedere la citazione in giudizio di Travis Scott, di ScoreMore che ha organizzato il live e Live Nation per aver ignorato le disposizioni sulla sicurezza delle persone per favorire il profitto. Le persone rimaste ferite hanno deciso di intentare causa definendo la tragedia "prevedibile e prevenibile". ScoreMore e Live Nation non hanno commentato l'accaduto. Soltanto il rapper ha fatto sapere tramite Instagram di sentirsi "devastato per quanto accaduto" e ha esortato coloro che hanno visto qualcosa a contattare le autorità. Su Twitter ha detto di non aver mai capito che la situazione fosse così grave e di non aver voluto interrompere lo show soltanto per questo motivo. I presenti però accusano la star e il suo staff, sostenendo anche tramite video di aver segnalato in tutti i modi quanto accaduto.
Sempre sui suoi canali social si è dichiarato deciso a fornire aiuto e sostegno alle famiglie delle vittime. Ad insistere sull'innocenza del rapper anche la moglie Kiley Jenner, nota influencer statunitense. "La notizia è uscita soltanto dopo lo spettacolo – ha scritto la Jenner online -. Non abbiamo saputo nulla fino a quando i social non hanno riportato i fatti.
Le vittime
Iniziano ad emergere i dettagli su alcune delle vittime di venerdì sera. La più piccola, Brianna Rodriguez, aveva 16 anni e frequentava il liceo di Houston. Danish Baig, invece, ha cercato di salvare la sua fidanzata dalla folla ed è morto a soli 27. Franco Patino, 21enne studente dell'Università Dayton in Ohio è stato schiacciato dalla folla insieme a Jacob Jurineck, altra vittima e suo amico di corsi. I due avevano risparmiato per andare insieme al concerto. Rudy Pena, di 23 anni, è morto durante il concerto al quale stava assistendo insieme ai suoi amici. Le autorità hanno fatto sapere alle famiglie che l'autopsia sui corpi sarà svolta quanto prima per permettere un veloce proseguimento delle indagini
Un'indagine è stata aperta dal capo della polizia della città di Houston dopo che alcuni dei presenti hanno detto di aver visto qualcuno tra il pubblico che avrebbe narcotizzato con una siringa delle persone. In particolare, sarebbero stati drogati anche degli agenti della polizia. Il capo dei vigili del fuoco, Samuel Peña, ha raccontato che molti dei superstiti sono stati rianimati con farmaci anti-overdose. Diciassette persone sono state condotte in ospedale e 11 sono arrivate in arresto cardiaco. Uno dei feriti, secondo quanto raccontato dai medici, aveva solo dieci anni. Quello registrato all'Astroworld è stato il numero di morti più alto mai registrato durante un concerto dall'incendio del nightclub Station che uccise 100 persone a Rhode Island nel 2003.