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Il Presidente iraniano apre all’occidente: “Possibile incontro con Obama”

“Non svilupperemo mai armi nucleari, non vogliamo la guerra” ha spiegato Rohani prima della partenza per New York per l’Assemblea Generale dell’Onu.
A cura di Antonio Palma
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Aumentano sempre più i segnali di distensione provenienti dall'Iran dopo l'elezione a Presidente del moderato  Hassan Rohani. In un'intervista alla tv Nbc, Rohani ha lanciato nuove aperture al dialogo con l'occidente  e in particolare con gli Stati Uniti spiegando di non escludere un incontro diretto con il presidente Usa Barack Obama la prossima settimana ai margini dell'Assemblea Generale dell'Onu. In un editoriale sul Washington Post lo stesso Presidente iraniano inoltre ha chiesto agli americani di approfittare della sua disponibilità per l'inizio di rapporti diplomatici più stabili. "Chiedo agli Stati Uniti di approfittare del mandato per un prudente coinvolgimento che mi ha dato il mio popolo e di rispondere sinceramente agli sforzi del mio governo di impegnarsi in un dialogo costruttivo" ha scritto Rohani, annunciando di essere pronto a fare da mediatore per la situazione in Siria perché "Dobbiamo unire le forze costruttivamente per il dialogo nazionale, sia in Siria che in Barhein".

"Non svilupperemo mai armi nucleari, non vogliamo la guerra con nessuno ma pace e amicizia tra i Paesi di tutta l'area" ha sottolineano il numero uno di Teheran cambiando completamente linea, almeno a parole, rispetto al suo predecessore che aveva fatto infuriare gli Stati Uniti.  Alla vigilia della partenza per New York Rohani insomma avvia un nuovo modello di diplomazia con l'occidente, più moderato e pragmatico. I passi da fare però sono ancora tanti, lo dimostra lo scetticismo di Isralele che non crede alle parole del presidente iraniano. "Rohani sta manipolando i media in modo che le centrifughe possano continuare a girare" replicano in una nota dall'ufficio di Netanyahu, aggiungendo "L'iran può dimostrare una reale sospensione del programma nucleare soltanto fermando tutte le attività di arricchimento dell'uranio, consegnando tutto l'uranio arricchito, smantellando la struttura di Qom e chiudendo la filiera di plutonio".

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