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Il presidente Emmanuel Macron contro il governo Lega-M5S: “In Italia clima xenofobo. I populisti cercano solidarietà ma non propongono soluzioni”

Il presidente francese Emmanuel Macron attacca l’Italia: “Quello che succede in Italia lo abbiamo creato politicamente in Europa. Ma questo giustifica il discorso xenofobo, semplicistico? Non lo credo. Credo che questi stessi xenofobi non apportino alcuna soluzione al male che denunciano. I populisti cercano solidarietà da parte di quelli da cui vogliono separarsi. Non funziona così”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il presidente francese Emmanuel Macron, commentando il caso della nave Diciotti e le politiche migratorie del governo italiano Lega-M5S, si è scagliato duramente contro l'esecutivo del Belpaese. Intervenendo alla Conferenza degli Ambasciatori e illustrando le linee guida di politica estera francese per i prossimi mesi, Macron ha spiegato: "Sulla questiona migranti c’è una crisi politica in Europa causata dall’assenza di solidarietà tra gli Stati. Quello che succede in Italia lo abbiamo creato politicamente in Europa. Ma questo giustifica il discorso xenofobo, semplicistico? Non lo credo. Credo che questi stessi xenofobi non apportino alcuna soluzione al male che denunciano. I populisti cercano solidarietà da parte di quelli da cui vogliono separarsi. Non funziona così. E inoltre quelli che portano la voce del nazionalismo e dell’unilateralismo si trovano d’accordo per denunciare l’Europa ma raramente trovano una soluzione comune anche per loro stessi, l’asse di cui si parla non porta soluzioni”.

Proseguendo, Macron ha sottolineato la necessità "che la Francia con i partner costruttivi e la Commissione Europea faccia fronte alla questione migratoria, creando un dispositivo permanente, che rispetti i diritti, solidale ed efficace. Durante la crisi di quest’estate, la Francia ha accolto più di 250 rifugiati ed è stato uno dei Paesi europei ad averne accolti di più. Questa è una crisi politica perché non abbiamo avuto la capacità di rispondere in modo adeguato alla sfida di fronte a noi. L’Italia è contro la mancanza di solidarietà in Europa sul tema dei migranti ma è favorevole ai fondi strutturali se si ascoltano alcuni esponenti, ma Conte ha una linea più strutturata”.

Il presidente francese ha anche annunciato che nei prossimi mesi presenterà un progetto di rafforzamento della sicurezza in Europa, aggiungendo che gli europei “non possono più basarsi esclusivamente sugli Stati Uniti. Dobbiamo trarre tutte le conseguenze dalla fine della guerra fredda. Faremo una riflessione su questi temi con tutti i partner dell’Europa, fra cui la Russia. Sta a noi oggi prenderci le nostre responsabilità e garantire la sicurezza e quindi la sovranità europea. Sul rafforzamento della sicurezza europea e l'eventuale dialogo con la Russia, Macron ha affermato che “precondizioni a reali progressi con Mosca saranno dei progressi sostanziali verso la risoluzione della crisi ucraina e il rispetto del quadro Osce. Io proporrò di rivisitare l’architettura europea della difesa e della sicurezza, lanciando un dialogo rinnovato sulla cybersicurezza, le armi chimiche, gli armamenti classici, i conflitti territoriali, la sicurezza spaziale o la protezione delle zone polari, in particolare con la Russia”.

Infine, parlando della situazione in Libia, Macron ha spiegato: "Credo molto profondamente al ripristino della sovranità libica in questo Paese diventato teatro di tutti gli interessi esterni, il nostro ruolo è far avanzare l’accordo di Parigi. Sulla Siria mantenere Bashar al-Assad al potere sarebbe un errore fatale. Chi ha provocato questi milioni di rifugiati, chi ha massacrato il suo stesso popolo? Non spetta alla Francia nominare i futuri leader della Siria, ma è nostro dovere e nostro interesse assicurare che il popolo siriano sia in grado di farlo. La situazione è allarmante. Il regime non mostra alcuna volontà di negoziare una transizione politica”.

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