Il Portogallo vuole introdurre la settimana lavorativa corta: 4 giorni a parità di salario
Un giorno di lavoro in meno a parità di salario. Dopo l'esperimento intrapreso nel Regno Unito anche il Portogallo potrebbe introdurre la settimana lavorativa corta durante il 2023. Il governo, guidato dal premier socialista António Costa, ha illustrato il provvedimento nei dettagli la scorsa settimana coinvolgendo sia i rappresentanti dei lavoratori che delle aziende.
I primi riscontri sono parsi positivi. Dopo aver condotto dei sondaggi, la Ministra del Lavoro Ana Mendes Godinho ha affermato che molte società sul territorio nazionale si sono dette disposte a modificare l’orario lavorativo dei propri dipendenti per garantire loro più tempo libero, a fronte di uno stipendio inalterato.
La proposta è stata accolta positivamente anche da un gran numero di dipendenti, che ovviamente hanno dichiarato di preferire lavorare un giorno in meno alla settimana per avere più tempo da dedicare ai propri hobby o da trascorrere con amici e familiari. La decisione di aderire all’iniziativa, infatti, è su base volontaria sia per le aziende che per ciascun lavoratore, che può scegliere se lavorare o meno il venerdì, ed è reversibile in qualsiasi momento.
Pedro Gomes, economista dell’università di Londra che coordina il progetto, ha dichiarato a El País che alle aziende verrà offerto solo "un sostegno per il cambiamento dei processi produttivi", aggiungendo che se poche società aderiranno alla sperimentazione "sarà un indicatore che non vale la pena continuare la fase successiva".
Il progetto, della durata di sei mesi, si svolgerà prevalentemente nel 2023 e contemplerà un periodo di valutazione finale che si estenderà probabilmente fino al 2024. "Vogliamo far capire ai giovani che stiamo cercando di soddisfare le loro aspettative e di mettere l'agenda al centro di una crescita che può essere tale solo se è inclusiva", ha detto il ministro del lavoro Ana Mendes Godinho.
Il governo portoghese approverà il provvedimento in un più ampio pacchetto normativo che includerà anche uno studio sui "nuovi modelli di organizzazione, tra cui esperienze come la settimana di quattro giorni in diversi settori e l'uso di modelli ibridi di lavoro faccia a faccia e telelavoro".