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Covid 19

Il Portogallo è il paese che ha vaccinato di più al mondo: via le misure anti Covid dall’1 ottobre

Il Portogallo è tra i primi paesi al mondo per tasso di vaccinazione anti Covid. Un successo che ha permesso al governo guidato da Antonio Costa di eliminare quasi tutte le restrizioni anti contagio con la riapertura di bar e locali notturni, chiusi da marzo 2020. Unico obbligo ancora in vigore sarà l’uso delle mascherine sui mezzi di trasporto e nei supermercati.
A cura di Ida Artiaco
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Con oltre l'84% di popolazione over 12 immunizzata, su un totale di 10 milioni di cittadini, il Portogallo è il Paese che ha vaccinato di più in tutto il mondo, con uno dei tassi più alti insieme a Emirati Arabi Uniti e di Singapore. Dopo essere stato letteralmente travolto nei mesi scorsi dalla variante Delta del Covid, che aveva raggiunto il 99% dei casi nelle aree intorno a Lisbona e Porto e che aveva spinto le autorità locali ad inasprire le misure anti contagio, il successo della campagna di vaccinazione ha spinto il governo a eliminare tutte le restrizioni a partire dal venerdì prossimo 1 ottobre, aprendo il cammino verso un graduale ritorno alla normalità pre-pandemica. "Entreremo in una fase in cui sarà fondamentale la responsabilità di ciascuno", ha detto giovedì scorso il premier Antonio Costa nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato la fine delle restrizioni. Unica eccezione sarà l'uso della mascherina, che resta obbligatorio sui trasporti pubblici, nei grandi eventi, nelle case di cura, negli ospedali, nei centri commerciali e negli ipermercati, ma il divieto è già decaduto all'aperto.

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Tra le novità, la riapertura di bar e locali notturni, chiusi da marzo 2020, anche se i clienti dovranno mostrare un certificato di avvenuta vaccinazione o un test Covid-19 negativo. Sempre dall'1 ottobre non ci saranno più limiti al numero di persone autorizzate a sedersi insieme in ristoranti e caffè, o ad assistere a eventi culturali, matrimoni e battesimi. Il Green pass non sarà più obbligatorio per accedere negli hotel e nelle palestre, ma saranno comunque richiesti per i viaggi in areo o in nave, o per partecipare ai grandi eventi culturali o sportivi. Secondo Marta Temido, ministro della Salute, il servizio sanitario nazionale portoghese ha sempre avuto una forte attenzione alle cure primarie. "I nostri medici e infermieri sono stati al centro di una strategia basata su centri di vaccinazione su larga scala in cui il supporto dei militari e delle amministrazioni comunali è stato vitale", ha detto al Financial Times. Secondo alcuni esperti, il successo della campagna di vaccinazione nel paese iberico ha origine nel fatto che la popolazione è da sempre ben disposta verso i vaccini, tanto è vero che anche i tassi di vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia, ad esempio, raggiungono il 95%, tra i più alti dell'Unione europea, e non vi è alcun movimento no vax significativo, con le proteste contro il vaccino ridotte praticamente al minimo. Il capo della task force anti-Covid, il vice ammiraglio Henrique Gouveia e Melo, viene acclamato come un eroe quando appare nei centri vaccinali: "Non importa se siamo primi, secondi o terzi – ha spiegato qualche settimana fa -, l’obiettivo è raggiungere la quota che ci permette di essere al sicuro. Abbiamo vinto la nostra guerra".

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