Il piano inglese contro i focolai di variante indiana: vaccinare subito gli over 18 con Pfizer
La variante indiana di coronavirus preoccupa sempre di più il Regno Unito: il ceppo B.1.617.2 si sta infatti espandendo in diverse importanti città del paese e rischia, se non adeguatamente affrontato, di diventare prevalente. Molti casi d variante indiana infatti sono stati trovati in diversi grandi quartieri di Blackburn, città della contea del Lancashire con quasi 118 mila abitanti con il terzo tasso di incidenza più alto del paese, pari a 90 casi ogni 100 mila abitanti. Per questo, onde evitare che la variante indiana si espanda ulteriormente, le autorità sanitarie hanno invitato tutti i ragazzi e le ragazze di età pari o superiore a 18 anni a vaccinarsi; a loro verrà riservata in tempi rapidi una dose di Pfizer.
Va addirittura peggio a Bolton, quasi 200 mila abitanti, dove è stata presa una decisione simile perché i casi sono raddoppiati nell'ultima settimana. Le autorità sanitarie stanno valutando di estendere la proposta a tutta la regione di Greater Manchester, dove la soglia d'età per vaccinarsi potrebbe essere estesa ai sedicenni più vulnerabili. Gli ultimi studi epidemiologici hanno dimostrato che – alla data dell'8 maggio – Bolton faceva registrare un'incidenza di 162,4 casi ogni 100 mila abitanti con un incremento del 95% in sette giorni.
I casi della variante indiana in tutta l'Inghilterra sono aumentati – al 7 maggio – da 202 a 520, quasi la metà dei quali tra persone rientrate dall'India oppure venuta a stretto contatto con chi si era recato in quel paese. Oltre a Blackburn e Bolton la stragrande maggioranza dei contagi di ceppo B.1.617.2 sono concentrati a Londra.
Due giorni fa l'ECDC – Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – ha pubblicato un aggiornamento sulla diffusione della variante indiana: "Nell’Ue vi sono indicazioni che la frequenza di rilevamento di entrambe le linee B.1.617.1 e B.1.617.2 è in aumento. I lignaggi attualmente descritti come B.1.617.1, B.1.617.2 e B.1.617.3 hanno profili di mutazione distinti e richiedono una valutazione individuale". A differenza dell'OMS l'ECDC classifica queste varianti come "di interesse" e non "di preoccupazione", specificando che i dati riguardo alla loro trasmissibilità, gravità della malattia e potenziale di fuga immunitaria rispetto ad altre varianti sono ancora limitati.
