Il percorso a zig-zag per fare più morti: come ha fatto il killer di Magdeburgo a compiere la strage

Ha scelto una BMW, un’auto compatta, per muoversi a zigzag tra la folla dei mercatini di Magdeburgo. Pare che puntasse all’area dei bambini. Taleb al-Abdulmohsen, medico saudita, si definiva “il più grande critico dell’Islam”. Dopo la cattura, è risultato positivo al test antidroga.
A cura di Biagio Chiariello
267 CONDIVISIONI
Immagine

Ha sfrecciato per almeno 400 metri a velocità elevata tra le famiglie che affollavano i mercatini di Natale di Magdeburgo. Ha scelto una BMW, un'auto compatta, ideale per infilarsi in spazi stretti, agire come un ariete e mettere in atto il suo piano, il cui movente resta al momento incerto.

Perché Taleb al-Abdulmohsen ha compiuto la strage di Magdeburgo?

Quel che sappiamo sull'attentatore, Taleb al-Abdulmohsen, arrivato in Germania nel 2006 come rifugiato dall'Arabia Saudita, è che non presentava segni evidenti di radicalizzazione. "Sono il critico più feroce dell'Islam nella storia. Se non mi credete, chiedete agli arabi," aveva dichiarato nel giugno 2019 durante un'intervista alla Faz. In quell'occasione, era stato intervistato in qualità di fondatore del sito wearesaudis.net, il cui obiettivo – come spiegò lui stesso alla BBC nello stesso anno – è aiutare i rifugiati a ottenere asilo, con particolare attenzione agli ex musulmani che temono persecuzioni nel loro Paese d'origine.

E solo otto giorni prima in un intervista ai complottisti USA della Rair Foundation rilasciava un “intervista esplosiva” sull"’islamizzazione della Germania”.

Sul suo account X, pochi mesi prima dell'attacco, il medico specializzato in psichiatria parlava di "massacrare cittadini tedeschi indiscriminatamente" come possibile "strada per la giustizia". L'analisi dei suoi social media ha rivelato anche tweet a sostegno del partito anti-immigrazione tedesco AfD, commenti favorevoli a Elon Musk, all'estremista Tommy Robinson e al teorico della cospirazione Alex Jones. In diversi post accusava le autorità tedesche di non aver fatto abbastanza per combattere quello che definiva "l'islamismo in Europa".

Nei video pubblicati poche ore prima dell'attacco, sosteneva che le autorità tedesche stavano "aprendo la sua posta e rubando oggetti," tra cui una chiavetta USB. "Considero i tedeschi, in quanto cittadini, responsabili della persecuzione che sto affrontando," affermava.

Alcuni analisti in Germania ora ipotizzano che l’azione compiuta a Magdeburgo sia stata orchestrata con l’intento di attribuire la colpa ai musulmani, al fine di alimentare lo sdegno dell’opinione pubblica locale in vista delle imminenti elezioni.

Video thumbnail

Corsa in auto contro la folla per oltre 400 metri, percorso a zig-zag per fare più morti

Quello che sappiamo è che alle 19:04 di venerdì 20 dicembre, Taleb al-Abdulmohsen ha compiuto una strage. Al momento le vittime accertate sono cinque (tra cui un bambino). È partito da Bernburg, la città in cui risiedeva, con quella BMW scura che aveva noleggiato, per arrivare a Magdeburgo.

"Andava a zig-zag, cercando di colpire quante più persone possibile," hanno riferito diversi testimoni, secondo quanto riportato dal quotidiano locale Volksstimme. Le immagini più sconvolgenti provengono da un testimone oculare che, senza parlare, ha documentato la scena: persone a terra, grida disperate e soccorsi improvvisati.

Una testimone ha raccontato al giornale di aver visto l'auto sfrecciare nella zona del mercatino più frequentata dai bambini, il Maerchen-bereich, l'area dedicata ai personaggi delle favole.

Ad un certo punto, un poliziotto si mette di fronte alla sua vettura e gli punta contro la pistola. Al-Abdulmohsen esce dall’auto e si sdraia sull’asfalto con le mani ben in vista. Gli agenti lo circondano rapidamente. Sul sedile della macchina notano un bagaglio sospetto, temendo che possa contenere esplosivi. Il timore si rivela infondato.

Secondo quanto riportato da Bild, dopo la cattura, l’uomo è risultato positivo al test antidroga, che rileva l’assunzione di fino a sette tipi di sostanze stupefacenti, tra cui cannabis, oppiacei, cocaina, anfetamine, metanfetamine (come MDMA ed ecstasy) e benzodiazepine.

267 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views