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Il patriarca ortodosso Kirill: “Matrimoni gay come le leggi naziste. Speranza in Trump”

Il patriarca ortodosso: “Quello che sta accadendo nei Paesi occidentali è che, per la prima volta nella storia umana, la legislazione va contro la natura morale degli esseri umani. In qualche modo possiamo paragonarlo all’apartheid in Sudafrica o alle leggi naziste”.
A cura di Davide Falcioni
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"Quello che sta accadendo nei Paesi occidentali è che, per la prima volta nella storia umana, la legislazione va contro la natura morale degli esseri umani. In qualche modo possiamo paragonarlo all'apartheid in Sudafrica o alle leggi naziste: frutto di un'ideologia". A dirlo è stato il patriarca Kirill, uomo al vertice della Chiesa ortodossa russa, a proposito dei matrimoni omosessuali. Il religioso ha aggiunto, in un'intervista rilasciata al quotidiano Russia Today: "Noi diciamo che la Chiesa non può mai ridefinire il bene e il male, il peccato e la giustizia, ma noi non condanniamo le persone che hanno diverse preferenze sessuali. Grava sulla loro coscienza e sono affari loro: ma ciò non deve essere discriminato o punito, come era pratica comune in alcuni stati. Tuttavia, in nessun caso questo dovrebbe essere accettato come norma sociale non diversa dalla norma sociale che deriva dalla nostra natura morale, cioè il matrimonio tra un uomo e una moglie per creare una famiglia e avere dei figli. Ecco perché crediamo che questa nuova tendenza costituisca una grave minaccia per l'esistenza della razza umana".

Kirill: "Le parole di Trump ci danno speranza"

Il patriarca ortodosso ha commentato anche la guerra allo Stato Islamico: "Continuiamo a sentire che la coalizione internazionale ha il suo metodo e che la Russia ha una posizione diversa. Ma è arrivato il momento di non avere più differenze contrastanti: dobbiamo allinearci gli uni agli altri". Kirill è stato probabilmente anche il primo leader religioso a commentare positivamente l'evoluzione delle ultime settimane alla Casa Bianca: "Le parole di Donald Trump sulla possibilità di aprire un dialogo con la Russia, specialmente per quanto riguarda combattere il terrorismo ci danno speranza. Ha chiaramente sottolineato la necessità di affrontare il radicalismo islamico e il terrorismo. Speriamo che questo faccia fare un passo avanti anche alle relazioni Russia-Usa. Il terrorismo rappresenta una minaccia reale per il mondo intero, compresa la Russia, il Medio Oriente, l’Europa occidentale e gli Stati Uniti, che sono stati duramente colpiti nei primi anni del 21esimo secolo: è giunto il momento di condividere le idee, unire le forze e collaborare per risolvere questo problema che molti paesi e popoli si trovano ad affrontare".

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