video suggerito
video suggerito

Il Parlamento libico di Tobruk chiede l’intervento internazionale contro l’Isis

Il Parlamento chiede “alla comunità internazionale, Lega Araba e Consiglio di Sicurezza dell’Onu” di intervenire e varare “passi concreti urgenti per sostenere la Libia nella guerra contro il terrorismo”.
A cura di Davide Falcioni
3 CONDIVISIONI
Immagine

I membri del Parlamento libico di Tobruk hanno condannato il controllo della città di Sirte da parte dello Stato Islamico e chiesto "alla comunità internazionale, Lega Araba e Consiglio di Sicurezza dell'Onu" di intervenire e varare "passi concreti urgenti per sostenere la Libia nella guerra contro il terrorismo". Lo rende noto l'agenzia Mena in un comunicato stampa. Il Parlamento "condanna quello che fanno queste milizie armate, che sono illegittime e costituiscono un pericolo per la comunità internazionale, che deve intervenire per aiutare a sostenere l'esercito nella guerra contro questi terroristi". Ancora una volta nel comunicato si chiede di "revocare l'embargo sulle armi dell'esercito libico che combatte il terrorismo da un anno". In realtà nel documento reso noto da Wikileaks qualche giorno fa si parla espressamente di un'operazione militare che dovrebbe essere condotta dagli Stati dell'Unione Europea per fermare il flusso migratorio distruggendo i barconi dei trafficanti ma anche intervenendo sul territorio libico. Nel documento, redatto dai ministri degli esteri, si parla espressamente di possibili conflitti a fuoco con miliziani dello Stato Islamico.

Mentre la Libia dunque è alle prese con il pericolo di un'avanzata da parte dell'Isis, i miliziani continuano ad ottenere successi in Iraq e Siria. A Palmira i combattenti ieri hanno distrutto con l'esplosivo la celebre prigione, nota per essere stata nel 1980 teatro di un massacro di oppositori del regime degli Assad. Dall'inizio del conflitto, nel 2011, Bashar al Assad aveva destinato le celle alla detenzione di un gran numero di ribelli: il penitenziario – teatro di esecuzioni sommarie e torture – era nota come la "prigione degli orrori". Con la sua distruzione e la diffusione delle immagini, l'Isis si propone di demolire gran parte della credibilità interna del regime. La distruzione del carcere è tuttavia stata criticata dagli stessi ribelli: "Hanno distrutto la prigione che conteneva le prove della brutale repressione degli Assad” afferma l’oppositore Mohammad Sarmini.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views