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Il Parlamento europeo chiede l’embargo immediato su gas e petrolio dalla Russia

Il Parlamento europeo ha dato il via libera a una risoluzione che chiede di inasprire le sanzioni contro la Russia, votando anche a favore di un emendamento che chiede l’embargo immediato su gas, petrolio e carboni russi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il Parlamento europeo ha appena dato il via libera a una risoluzione di maggioranza che chiede che siano aumentate le sanzioni contro la Russia. Tra queste, però, viene menzionato esplicitamente anche l'import dell'energia. La risoluzione è stata approvata con 513 voti a favore, 19 astensioni e 22 contrari. Ma non finisce qui: nel corso della votazione è stato approvato un emendamento presentato da Ppe, S&D, Renew, Greens e Ecr che chiede "un totale e immediato embargo su gas, petrolio e carboni russi" e "l'abbandono dell'utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2". L'emendamento ha ricevuto il via libera dell'Europarlamento con 413 voti a favore, 93 contrari e 46 astenuti. Poi è scattato l'applauso dell'assemblea: "Colleghi, questo è un momento significativo, la nostra posizione è chiara", ha sottolineato la presidente Metsola.

Guardando agli europarlamentari italiani, spicca tra i contrari all'emendamento che chiede l'embargo il nome del leader di Azione, Carlo Calenda. Mentre l'europarlamentare Francesca Donato, tornata al centro dell'attenzione dopo il suo discorso in cui ha messo in dubbio gli orrori di Bucha, si è astenuta. Alla risoluzione, invece, Donato ha votato contro.

Il Parlamento europeo ha così deciso di inviare un messaggio chiaro a Consiglio Ue e Commissione, che sono al lavoro per varare un'ulteriore pacchetto di sanzioni che possa indebolire ancor di più l'economia russa e convincere Putin ad aprire a delle trattative serie per la pace in Ucraina. Sul tavolo, però, non sembra esserci l'embargo del gas o del petrolio. O almeno così ha detto chiaramente Draghi ieri in conferenza stampa.

"Il Movimento 5 Stelle sostiene responsabilmente la risoluzione di maggioranza del Parlamento europeo – fa sapere l'europarlamentare grillino Fabio Massimo Castaldo – Tuttavia se davvero il Consiglio europeo vuole perseguire questa strada deve contestualmente adottare un ambizioso piano per la sicurezza energetica Ue che preveda, nell'immediato, il tetto al prezzo del gas, e nel breve e medio periodo, l'istituzione di un Energy Recovery Fund nel solco di quanto proposto da Giuseppe Conte".

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