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Il Papa in Calabria: “La ‘Ndrangheta è adorazione del male”. Scomunica ai mafiosi

Il Pontefice a Castrovillari ha fatto visita ai detenuti, al personale penitenziario e alle famiglie e pronuncerà il primo discorso. Quindi a Cassano, cittadina del bimbo bruciato insieme al nonno dalla ‘ndrangheta.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE: Davanti ad oltre 200mila persone Papa Francesco si è duramente scagliato contro le cosche nel corso della sua messa a Sibari: "La ‘ndrangheta – ha detto –  l'adorazione del male, è disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no". Il Pontefice ha pronunciato a braccio anche la sentenza che tanti attendevano: gli uomini della ‘ndrangheta, dice, "non sono in comunione con Dio, sono scomunicati".

La folla delle grande occasione ha atteso l’arrivo di papa Francesco al carcere di Castrovillari. Ha incontrando i dipendenti ed i loro familiari, e subito dopo i detenuti. "Mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenze", ha detto durante la sua visita al carcere di Castrovillari, nel Cosentino. Una visita molto attesa quella di Bergoglio in Calabria. Successivamente, Cassano allo Jonio per la visita pastorale. Il Paese è tristemente noto per due terribili omicidi: quello di Cocò Campolongo, il bimbo ucciso e bruciato insieme al nonno dalle cosche della ‘ndrangheta, peraltro già ricordato dal Pontefice nel corso dell'Angelus del 26 gennaio scorso; e quello di sacerdote Lazzaro Longobardi, massacrato dopo che aveva scoperto dei furti di denaro nella canonica. Poi un colloquio riservato con il clero diocesano e il pranzo coi poveri assistiti dalla Caritas e gli ex tossicodipendenti di una struttura riabilitativa. Alle 16 e 30,  Papa Francesco sarà nella spianata di Sibari per la Messa conclusiva.

Francesco nel Paese del piccolo Cocò

Tra i detenuti di Castrovillari c'era anche Nicola Campolongo, padre di Cocò. Il Papa ha poi incontrato i familiari del bimbo, come confermato dal vescovo di Cassano, Nunzio Galantino, all'uscita dal carcere di Castrovillari. "I familiari del bambino – ha detto Galantino – hanno pianto incontrando il Papa. E' stato un momento davvero commovente". "Prego continuamente per lui, non disperate", è la frase pronunciata da Francesco ai Campolongo. "Il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e l'esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena è essenziale e l'attenzione in proposito – ha ricordato il Papa – deve rimanere sempre alta. Ciò non è sufficiente se non accompagnato da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società".

Papa, niente processione a piedi: "non vuole stancarsi troppo"

Giornata impegnativa dunque per Francesco che ieri non ha partecipato alla processione del Corpus Domini che lo scorso anno lo aveva visto percorrere a piedi i due chilometri che vanno dalla basilica di San Giovanni in Laterano e quella di Santa Maria Maggiore. Anche se non ci sono preoccupazioni per la sua salute, il Pontefice ha preferito non affaticarsi preferendo risparmiare le energie anche perché salterà le vacanze di agosto. A guidare la processione del Corpus Domini lungo via Merulana è stato il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma. "Il Papa – spiega ancora padre Lombardi – ha ritenuto opportuno rinunciare al lungo itinerario a piedi fra le due basiliche, anche in vista dei prossimi impegni, in particolare il viaggio a Cassano Jonio in Calabria, fra soli due giorni". Allo stesso tempo, osserva ancora il portavoce del Vaticano, "Papa Francesco preferisce evitare di fare il tragitto sulla autovettura scoperta affinché, secondo lo spirito della celebrazione odierna, l’attenzione dei fedeli rimanga invece concentrata sul Santissimo Sacramento esposto e portato in processione".

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