Papa: “No a chi ama animali e ignora vicini”. Enpa: “Chi ama animali ama anche gli altri”
“Troppe volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti ai cani che poi lascia sola e affamata la vicina. No, per favore no!". Papa Francesco, nell'udienza giubilare in piazza San Pietro, rimprovera l'indifferenza e la superficialità verso il prossimo che si trova in difficoltà. Lo fa menzionando l'eccessiva attenzione che viene rivolta agli animali domestici commisurata invece alla poca considerazione verso le persone meno fortunate. Bergoglio ha quindi invitato a "stare attenti a non identificare la pietà con quel pietismo piuttosto diffuso che è solo una emozione superficiale che offende l'altro. La pietà – ha aggiunto – non va confusa con la compassione per gli animali che vivono con noi, accade infatti che a volte si provi verso animali e si rimanga indifferenti di fronte alle sofferenze dei fratelli".
E continua: “Allo stesso modo, la pietà non va confusa neppure con la compassione che proviamo per gli animali che vivono con noi; accade, infatti, che a volte si provi questo sentimento verso gli animali, e si rimanga indifferenti davanti alle sofferenze dei fratelli. Ma quante volte – ha aggiunto a braccio – vediamo gente tanto attaccata ai gatti ai cani e poi lasciano senza aiutare il vicino, la vicina cha ha bisogno… no, no, così non va!” dice il Santo Padre. Per Gesù, "provare pietà – ha spiegato papa Francesco – equivale a condividere la tristezza di chi incontra, ma allo stesso tempo a operare in prima persona per cambiarla in gioia", e "anche noi siamo chiamati a coltivare la pietà di fronte alla vita scuotendoci di dosso l'indifferenza che impedisce di riconoscere la sofferenza dei fratelli che ci circondano e liberandoci dalla schiavitù del benessere materiale". Per il Pontefice è necessario guardare "l'esempio della Vergine Maria, che si prende cura di ciascuno dei suoi figli ed è per noi credenti l'icona della pietà".
Empa: "Chi ama gli animali sa amare anche i suoi simili"
Frasi dirette nello stile che ci ha abituato il Pontefice e che hanno già scatenato un vivace dibattito. Una discussione che ovviamente non poteva non coinvolgere le associazione animaliste che si sono sentite chiamare in causa. In particolare è stata la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi a replicare a distanza a Bergoglio. "Santo Padre, la capacità di amare non fa distinzioni. Chi ama gli animali sa amare i suoi simili, chi non sa provare affetti non ama né gli animali, né i vicini, né il suo prossimo" ha dichiarato infatti la numero uno dell'ente nazionale protezione animali ricordando che queste parole sono state scandite da "San Francesco già ottocento anni fa. Il Santo di cui Ella, Santità, ha scelto di portare il nome perché certo ne condivide l'insegnamento". Parole più amare invece da parte di Lorenzo Croce presidente di Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. "Le parole del Papa su chi ama gli animali sono irresponsabili e fuorvianti" ha dichiarato infatti Croce, aggiungendo: "Nella mia esperienza di vita ho sempre visto situazioni esattamente inverse, e cioè persone che dicevano di amare il prossimo e in realtà odiavano uomini e animali. Amare gli animali non è alternativo a voler bene al prossimo ma solo complementare"