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Il Papa contro i potenti: “Su fame e natura sarete giudicati da Dio”

“Il pianeta ha cibo per tutti, ma sembra che manchi la volontà di condividere con tutti” ha detto Bergoglio, celebrando la Messa per l’apertura dell’Assemblea di Caritas Internationalis. Poi rinnova l’appello per i cristiani cacciati da case e chiese.
A cura di Biagio Chiariello
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Bisogna "ricordare ai potenti della terra che Dio li chiamerà a giudizio un giorno, e si manifesterà se davvero hanno cercato di provvedere il cibo appello per i cristiani cacciati da case e chiese". Papa Francesco ancora una volta torna sul tema della fame nel mondo e non risparmia una bacchettata verso i governanti che "devono lavorare per assicurare il cibo a tutti". Lo fa durante l'omelia della messa nella Basilica di San Pietro, in occasione dell'apertura della XX Assemblea Generale di Caritas Internationalis sul tema ‘One Human Family, Caring for Creation'. "Tanta gente aspetta anche oggi di mangiare a sufficienza. Il pianeta ha cibo per tutti, ma sembra che manchi la volontà di condividere con tutti", ha aggiunto Francesco. Appena ventiquattro ore prima Bergoglio aveva affermato che “tante persone potenti non vogliono la pace perché vivono delle guerre attraverso l’industria delle armi”.

L'appello per i cristiani cacciati da case e chiese

Il pensiero di Francesco è stato rivolto anche ai “nostri fratelli cristiani che sono stati privati con la violenza sia del cibo per il corpo sia di quello per l’anima: sono stati cacciati dalle loro case e dalle loro chiese, a volte distrutte. Rinnovo l’appello – ha affermato Bergoglio – a non dimenticare queste persone e queste intollerabili ingiustizie”. Già lo scorso novembre, quando aveva visitato la sede della Fao a Roma, il Santo Padre aveva tuonato contro "la priorità del mercato" e "la preminenza del guadagno" che "hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria". Poi, inaugurando l’Expo di Milano con un videomessaggio in diretta dal Vaticano, dopo le polemiche per i costi del padiglione della Santa Sede, aveva chiesto di non “sprecare questa occasione propizia per globalizzare la solidarietà”.

“Preparare la tavola per tutti, e chiedere che ci sia una tavola per tutti", ha continuato il Pontefice che esorta a "fare quello che possiamo perché tutti abbiano da mangiare". "Non possiamo dimenticare quei nostri fratelli cristiani che sono stati privati con la violenza sia del cibo per il corpo sia di quello per l'anima: sono stati cacciati dalle loro case e dalle loro chiese, a volte distrutte. Rinnovo l'appello a non dimenticare queste persone e queste intollerabili ingiustizie", ha spiegato il Papa. E quindi ha concluso: "Insieme a tanti altri organismi di carità della Chiesa, Caritas rivela dunque la forza dell'amore cristiano e il desiderio della Chiesa di andare incontro a Gesù  in ogni persona, soprattutto quando è povera e soffre”.

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