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Il Papa chiede un patto mondiale per le migrazioni: “Serve cooperazione fatta con amore”

Durante il suo intervento alla Fao, Papa Francesco ha chiesto di elaborare un “patto mondiale per una migrazione sicura, regolare e ordinata” con “un’azione di cooperazione intergovernativa in conformità agli attuali standard internazionali, impregnati di amore e di intelligenza”. Bergoglio ha inoltre condannato chi si sta allontanando dall’accordo sul clima di Parigi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Migranti, clima e fame nel mondo sono stati gli argomenti al centro dell’intervento di Papa Francesco alla Fao in occasione della celebrazione della Giornata mondiale dell'Alimentazione. Soprattutto sui migranti, il messaggio del Pontefice è stato incisivo, chiedendo l’istituzione di un patto mondiale per rendere la migrazione sicura, regolare e ordinata. Bergoglio ha infatti espresso il suo appoggio al “patto mondiale per una migrazione sicura, regolare e ordinata delle Nazioni Unite”.

I migranti non possono essere fermatida barriere fisiche, economiche, legislative, ideologiche. Solo una coerente applicazione del principio dell’umanità può farlo”, secondo il Papa che si è chiesto come si potesse “fermare le persone disposte a rischiare tutto, intere generazioni che potrebbero scomparire perché mancano del pane quotidiano o sono vittime di violenza o cambiamento climatico”. Francesco sottolinea come intere popolazioni “si muovono verso luoghi nei quali vedono una luce o percepiscono un’aspettativa di vita”. Secondo Bergoglio, “la gestione della mobilità umana richiede un’azione di cooperazione intergovernativa in conformità agli attuali standard internazionali, impregnati di amore e di intelligenza”. Il Papa ha anche sottolineato come il migrante sia “vulnerabile” perché costretto “da violenza, o peggio da indifferenza, intolleranza, o escluso dall’odio”.

Sulla fame in gioco la credibilità della comunità internazionale

Il Papa si è poi soffermato sulla fame nel mondo e sul fatto che le morti “a causa della fame diventano notizie abituali con il rischio dell’indifferenza”. Su questo, secondo Bergoglio, “è in gioco la credibilità della comunità internazionale”. “Va garantita l’alimentazione a tutti gli esseri umani, senza obbligarli a migrare”, aggiunge. Secondo il Pontefice, però, è fondamentale non trattare il problema della fame come “una malattia incurabile”: “È chiaro che la guerra e i cambiamenti climatici portano alla fame, si deve procedere al graduale disarmo sistematico”.

Il Papa contro chi si allontana dagli accordi sul clima

Papa Bergoglio si è poi soffermato sul tema dei cambiamenti climatici, di cui “vediamo le conseguenze ogni giorno: grazie alla conoscenza scientifica sappiamo come affrontare i problemi e la comunità internazionale ha anche sviluppato gli strumenti giuridici necessari, come l’accordo di Parigi, dal quale purtroppo alcuni si stanno allontanando”. Secondo il Pontefice, “si vede nuovamente una notevole trascuratezza nei confronti dei delicati equilibri degli ecosistemi, la presunzione di manipolare e controllare le limitate risorse del pianeta, l’avidità per il profitto”.

È quindi necessario sforzarsi verso un consenso concreto e pratico per evitare gli effetti più tragici che continueranno a ricadere sulle persone più povere e indifese – aggiunge ancora – siamo chiamati a proporre un cambiamento nello stile di vita, nell'uso delle risorse, nei criteri di produzione, nei consumi. Non possiamo accontentarci di dire che un altro lo farà”.

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