Il nuovo video del sommergibile Titan sul fondo dell’Oceano: “Prova definitiva dell’implosione”
"Il video ha portato alla prova definitiva della catastrofica implosione del Titan”, così la Guardia Costiera statunitense ha presentato un nuovo filmato che riprende il relitto del sommergibile affondato e incastrato sul fondale dell’Oceano. Le immagini sono state divulgate dal Coast Guard Marine Board of Investigation, l’ente che si sta occupando dell’indagine, durante le ultime udienze della commissione che tenta di far luce sulla tragedia del giugno dello scorso anno.
I funzionari della Guardia Costiera hanno sottolineato all'inizio dell'udienza che il sommergibile non era stato sottoposto a revisione indipendente, come è prassi standard, e hanno chiamato a testimoniare tutti i principali leader di OceanGate, l’azienda del Titan. "Questo video ha portato alla prova definitiva della catastrofica implosione e della morte di tutti e cinque i passeggeri a bordo”, spiega ora la Guardia costiera presentando il video.
Il filmato, che risale al giugno dello scorso anno, mostra il cono di coda del sottomarino adagiato sul fondo del mare a oltre 3700 metri di profondità dove è rimasto dopo l’incidente, avvenuto meno di due ore dopo l'inizio della discesa verso il relitto del Titanic, e costato la vita a tutte e cinque le persone a bordo.
Intanto nell’ultima udienza è stato ascoltato anche David Lochridge, ex direttore operativo di OceanGate che aveva ritenuto il sommergibile non sicuro prima del suo ultimo viaggio. Secondo l’uomo, la tragedia si sarebbe potuta evitare se l’'agenzia federale per la sicurezza avesse indagato sulla sua denuncia. "Come marittimo, mi sento profondamente deluso dal sistema che dovrebbe proteggere non solo i marittimi, ma anche l'intera popolazione" ha dichiarato David Lochridge.
L’uomo, che è entrato in azienda a metà degli anni 2010 come ingegnere veterano e pilota di sommergibili, ha dichiarato di essersi poi reso conto di essere stato usato per dare credibilità scientifica all'azienda. "Non volevo perdere il lavoro. Volevo andare verso il Titanic ma immergermi in sicurezza” ha aggiunto Lochridge, che è stato poi licenziato, sostenendo di aver avuto nessuna fiducia nel modo in cui veniva costruito il Titan.
Lunedì a testimoniare era stato l'ex direttore tecnico di OceanGate, Tony Nissen, che ha dichiarato di essersi sentito sotto pressione per far entrare il sottomarino in acqua. Lo stesso quadro di un'azienda in difficoltà, impaziente di mettere in acqua la sua imbarcazione dal design non convenzionale per fare soldi, è stato descritto anche da altri testimoni.