Il Nicaragua accusa la Germania alla Corte dell’Aia di complicità con il genocidio di Gaza
Il Nicaragua ha presentato un ricorso formale alla Corte Internazionale di Giustizia contro la Germania, che accusa non solo di non aver impedito le stragi dei palestinesi a Gaza, ma anche di aver "contribuito a commettere un genocidio". La denuncia arriva dopo che la nazione latinoamericana nelle scorse settimane aveva lanciato un avvertimento a Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Canada, sostenendo che avrebbe portato i quattro Paesi, stretti alleati di Israele, davanti alla Corte dell'Aia se non avessero subito interrotto le forniture di aiuti militari a Tel Aviv.
Il Nicaragua è stato uno tra i Paesi, insieme a Turchia, Giordania, Venezuela, Pakistan, Bangladesh, Maldive e Namibia, a sostenere il caso di genocidio del Sudafrica contro Israele lo scorso gennaio. Nel suo ricorso di oggi, il Nicaragua chiede alla Corte Internazionale di Giustizia di dichiarare che la Germania non ha rispettato i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio del 1949. In particolare, Berlino avrebbe inviato armi ad Israele e tagliato i finanziamenti all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa).
Luigi Daniele: "Germania accusata di non prevenire il genocidio"
"Il Nicaragua – spiega a Fanpage.it Luigi Daniele, Docente di Diritto dei conflitti armati e diritto Internazionale Umanitario e penale alla Nottingham Trent University – nel suo ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia lamenta una violazione da parte della Germania dei suoi doveri di prevenzione dei genocidi per la continua assistenza prestata a Israele, per il mancato finanziamento dell'UNRWA e per altre condotte ritenute illegali. È inoltre interessante notare che vi è stata un'espansione rispetto al ricorso presentato dal Sudafrica a gennaio: il Nicaragua infatti fa valere anche altre violazioni di norme perentorie e inderogabili di diritto internazionale come la tutela del diritto all'autodeterminazione e gli obblighi consuetudinari di rispetto del diritto internazionale umanitario".