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Il Movimento 5 Stelle decide con chi stare in Europa: EFD, ECR o tra i non iscritti

I militanti del Movimento 5 Stelle sono chiamati a scegliere in quale gruppo “convogliare” gli eletti al Parlamento Europeo: tre le opzioni possibili.
A cura di Redazione
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Dalle 10:45 alle 19:00 di oggi, gli iscritti certificati al Movimento 5 Stelle hanno la possibilità di partecipare alla consultazione online per determinare la collocazione nel Parlamento Europeo dei 17 parlamentari eletti alle recenti europee del 25 maggio. La consultazione arriva dopo le tante polemiche seguite all'incontro di Beppe Grillo con il leader dell'Ukip Nigel Farage, che ha aperto una lunga discussione all'interno della base del Movimento. Infatti, se da un lato, come ricorda anche il post di presentazione sul blig di Grillo, "essere tra i Non Iscritti comporta un'influenza limitata se non nulla sull'attività legislativa del Parlamento europeo, visto che non è possibile ottenere cariche o votare nella conferenza dei Presidenti", dall'altro la possibilità di un accordo con Farage ha destato non poche preoccupazioni da parte di chi ritiene la piattaforma politica dell'Ukip incompatibile con quella grillina.

Oggi dunque, come annunciato da tempo, i militanti saranno chiamati a scegliere con quale gruppo stringere un accordo in sede europea. Va detto però che le opzioni sono ridottisime, dal momento che si è inteso privilegiare "i gruppi politici europei che hanno ufficialmente manifestato interesse per la delegazione italiana del M5S", selezionando dunque solo l'EFD (il gruppo di cui fa parte l'Ukip di Farage, che tra l'altro ha bisogno anche dei numeri "italiani" per continuare ad esistere) e l'ECR, gruppo nato nella scorsa legislatura da una costola dei conservatori inglesi e arricchitosi con la presenza di fuoriusciti dal Ppe. C'è poi la possibilità di optare per il raggruppamento dei non iscritti, mentre non vi è alcun cenno a Verdi o Sinistra.

Ecco come vengono descritte le opzioni:

EFD

Il Gruppo ha rappresentato nella scorsa legislatura l'opposizione più strenua al federalismo basato sull’austerity e alla concentrazione del potere nelle mani dei burocrati non eletti a Bruxelles. L'EFD è contro l'euro che ha generato povertà e disoccupazione. L'Ukip, il maggiore partito del Gruppo EFD, crede nella democrazia diretta ed è un partito contrario a ogni forma di discriminazione, accogliendo al suo interno membri di diverse etnie e genere che si sono uniti nella difesa della libertà e della democrazia. Il partito si oppone al potere delle gradi banche, delle multinazionali e all'eccessiva burocrazia, dedica solo il 15% del suo budget al mantenimento della sua struttura amministrativa, liberando così molte risorse per le attività politiche sul territorio e per la comunicazione, è disposto a cambiare nome scegliendone uno nuovo insieme al M5S, garantisce peso sufficiente per affrontare le battaglie condotte su temi comuni, ma al contempo assicura libertà totale di voto l’agenda politica che differisca da quella del M5S.

ECR

Il Gruppo nasce come espressione dei Conservatori inglesi (Tories). Vuole riformare l'Unione Europea opponendosi al federalismo sulla base di un euro-realismo che rispetti la sovranità degli Stati Membri, crede nella libera impresa, nel commercio. Nella sua visione, l'Unione Europea dovrebbe porre fine agli sprechi e all'eccessiva burocrazia. L’ECR ha una struttura amministrativa consolidata, che si traduce in un supporto esteso alle attività politiche. Come l’EFD, inoltre, offre al M5S la massima libertà di voto sui temi in cui non ci sia una linea comune.

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