Il mistero dell’aereo esploso nel ’96 a New York: fu un missile?
L'aereo della Twa scomparve dai cieli americani al largo di Long Island a New York il 17 luglio del 1996 in una palla di fuoco, ufficialmente le autorità statunitensi hanno sempre sostenuto la tesi di un incidente ma un gruppo di ex investigatori aeronautici ha sollecitato in questi giorni molti dubbi sulla versione dell'esplosione per un guasto, chiedendo con una petizione al National Trasportation Safety Board (Ntsb), l’organismo che indaga sugli incidenti dell’aviazione civile, di riaprire il caso. Dopo alcune indagini infatti il gruppo contesta la ricostruzione effettuata dalla prima inchiesta e parla di esplosione dell'aereo avvenuta per causa esterne.
In un documentario realizzato in occasione dell'anniversario dell'incidente il gruppo di esperti accusa il governo statunitense e le autorità che si occuparono del caso di aver manipolato le prove e nascosto le vere cause dell'esplosione del velivolo. Tra le ipotesi esterne che fecero esplodere l'aereo della Twa secondo molti quella più probabile non è una bomba ma quella di un missile. Secondo le ipotesi complottiste in molti videro delle scie nel cielo prima che l'aereo andasse in fiamme che confermerebbero questa tesi.
Su chi abbia sparato il possibile misssile è un altro mistero. Qualcuno punta il dito contro la marina miliar Usa che per errore ha sparato un ordigno distruggendo il velivolo civile il che spiegherebbe l'insabbiatura voluta dalle autorità, mentre altri parlano di un attacco terroristico visto che qualche giorno prima del disastro c’erano state segnalazioni su possibili attacchi contro aerei passeggeri Usa da parte di gruppi mediorientali.