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Il mistero dell’aereo con Vittorio Missoni: “Potrebbe essere caduto in mare”

Le ricerche dell’aereo scomparso al largo di Los Roques proseguono nonostante le condizioni meteorologiche non favorevoli. Gli inquirenti escludono il sequestro e pensano che il velivolo possa essere precipitato.
A cura di Susanna Picone
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Le ricerche dell’aereo scomparso al largo di Los Roques proseguono nonostante le condizioni meteorologiche non favorevoli. Gli inquirenti escludono il sequestro e pensano che il velivolo possa essere precipitato.

Continuano senza sosta, nonostante la tempesta che ha colpito il Venezuela, le ricerche del velivolo con a bordo Vittorio Missoni, la compagna, un’altra coppia italiana e due membri dell’equipaggio, scomparso dai radar il 4 gennaio scorso al largo di Los Roques. Nelle ultime ore era stata avanzata l’ipotesi dell’aereo probabilmente colpito da un fulmine mentre oggi – ne ha parlato il generale di brigata dell’aviazione venezuelana Lorllys Ramos – acquista sempre più forza la possibilità che il velivolo possa essere precipitato in mare. È questa, al momento, l’ipotesi ritenuta più concreta, l’aereo con a bordo Missoni sarebbe precipitato “per cause che non conosciamo”. Il generale venezuelano ha anche detto che a breve saranno disponibili le informazioni del Gps che era a bordo e in questo modo sarà possibile capire quale rotta ha seguito il velivolo. Si cominciano, in queste ore, a sorvegliare anche le coste perché, in base a una stima, in caso di caduta dell'aereo in mare i rottami del bimotore dovrebbero esser stati portati dalla corrente da est verso ovest a una velocità di 1,2 miglia nautiche all'ora.

Sembra esclusa anche l’ipotesi del sequestro – Ramos ha anche detto, intervenendo al giornale Radio Rai, che stando alle loro informazioni il velivolo era in buone condizioni (nel video del decollo che sta circolando in queste ore si vede che l’elica apparentemente non gira bene ma potrebbe anche trattarsi di un effetto ottico) e il tempo era normale per questo periodo dell’anno, motivo per cui andrebbe esclusa l’ipotesi del fulmine.  Secondo l’ambasciatore a Caracas, Paolo Serpi, deve esserci stato “un evento improvviso e catastrofico” che ha impedito al pilota di dare l’allarme alla torre di controllo. Infine, perde forza anche l’ipotesi che il velivolo possa essere stato sequestrato al largo di Los Roques: uno dei massimi esperti di ricerca e salvataggio in mare del Venezuela ha infatti detto che quanto accaduto non corrisponde al modus operandi di un sequestro di un aeromobile. Secondo Enrique Martin “in questo tipo di delitti accadono cose completamente diverse”.

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