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Il ministro della Difesa ucraino al Parlamento Ue: “I negoziati vanno male, serve la no fly zone”

L’esponente del governo Zelensky è intervenuto in collegamento con il Parlamento europeo, chiedendo all’Ue di inviare più armi ed imporre subito la no fly zone sull’Ucraina.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Senza una no fly zone perderemo sempre più vite e sempre più denaro: più esitate, più a lungo durerà nei nostri figli la percezione che c'è stato un crimine contro di noi". Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del Parlamento europeo, chiede così all'Unione europea di intervenire con maggiore forza nel conflitto in corso con la Russia. La no fly zone è il divieto di sorvolo su un territorio, con una o più parti che si fanno garanti per rispettare l'obbligo, pronte ad abbattere qualsiasi aereo che viola lo spazio. Si rischia così una guerra diretta tra Nato/Europa e Russia.

Secondo l'esponente del governo Zelensky, infatti, i negoziati con Mosca starebbero andando male. "Non c'è ancora nulla di cui ritenersi soddisfatti" spiega, aggiungendo che si sta lavorando per un preliminare cessate il fuoco e per creare più corridoi umanitari. Solo in un secondo momento si potrà cercare di raggiungere la pace, ma, conferma Reznikov, "il popolo ucraino non accetterà di capitolare".

Il ministro chiede poi di fornire più armi a Kiev. "Molti Paesi ci stanno aiutando a difenderci– dice- ma alcuni ci stanno sostenendo solo a parole, mentre impediscono alle loro società private di fornirci le armi: questa è la verità". Reznikov è convinto infatti che la Russia possa essere fermata, ma per farlo serva ancora molta assistenza all'Ucraina. Non basterebbero, insomma, i 500 milioni di euro di aiuti militari già dati, per i quali comunque il ministro ringrazia l'Unione europea. "Con il vostro aiuto – aggiunge- possiamo acquisire aerei e carri armati, ma abbiamo bisogno anche di sistemi anticarro, antiaerei, elicotteri. A livello bilaterale stiamo parlando con ogni governo dell'Ue per ottenere questi sostegni".

Ucraina, "A Mariupol 20mila morti, Volnovakha è stata spazzata via"

Reznikov ha poi fatto un bilancio delle devastazioni in Ucraina. Secondo il ministro si stima che a Mariupol, dove è stato bombardato perfino un teatro, siano "morti 20mila civili". La città "prima contava 400.000 mila abitanti, ma da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua e corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, perfino i convogli umanitari vengono bombardati". La città di Volnovakha, invece, è stata del tutto distrutta. "Non esiste più, non è rimasto più nemmeno un edificio" ha assicurato l'esponente del governo Ucraino.

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