Il Machu Picchu riapre dopo il Covid per la visita di un solo turista giapponese
Era arrivato in Perù con il sogno di poter visitare le rovine Inca di Machu Picchu. Ma la pandemia di coronavirus ha modificato i suoi piani. Jesse Katayama, 26 anni originario di Osaka, in Giappone, era arrivato ad Aguas Calientes, la città da cui la maggior parte delle persone inizia le spedizioni per Machu Picchu, lo scorso 14 marzo. A causa delle misure adottate dallo stato sudamericano per arginare la pandemia era rimasto bloccato in città e la sua visita al sito archeologico, per cui aveva già acquistato il biglietto, cancellata.
Da allora il ragazzo, che in patria è istruttore di boxe, è diventato parte della comunità locale, dove ha affittato una piccola stanza. Sebbene la chiusura dei confini gli abbia impedito di visitare altri paesi sudamericani, ha sfruttato la sua situazione particolare per esplorare altre attrazioni locali come il monte Putucusi e le cascate di Calientes. Nel frattempo ha anche dato lezioni di boxe ad alcuni ragazzi del posto "Vado a correre ogni mattina e ho potuto vedere Machu Picchu in lontananza", ha riferito il giovane, "Pensavo che non lo avrei mai visto perché mi aspettavo che non riaprisse entro quest'anno. Ma mi andava bene perché mi sono divertito molto qui".
La sua storia, tramite una compagnia turistica locale, è arrivata fino al ministro della Cultura peruviano Alejandro Neyra che ha concesso così a Katayama l'accesso al sito archeologico in via eccezionale, dopo aver presentato una richiesta speciale. Il ragazzo è entrato nelle rovine patrimonio dell’Unesco lo scorso sabato, senza altri visitatori, accompagnato dal sovrintendente del parco archeologico e da due fotografi che hanno immortalato la visita. Nel video registrato in cima alla montagna di Machu Picchu, il turista ha potuto celebrare il viaggio tanto atteso. "Questo tour è davvero fantastico, grazie", ha scitto Katayama sul suo profilo Instagram.
Il sito di Machu Picchu, famoso in tutto il mondo sia per le sue imponenti ed originali rovine, sia per l'impressionante vista che si ha sulla sottostante valle dell'Urubamba circa 400 metri più in basso, fa parte dei Patrimoni dell'umanità stilati dall'UNESCO ed è stato eletto nel 2007 come una delle Sette meraviglie del mondo moderno. È il terzo sito archeologico più grande del mondo dopo gli scavi di Pompei e Ostia Antica. La riapertura al pubblico di Machu Picchu era prevista inizialmente a luglio ma è stata rimandata a novembre. Saranno ammessi solo 675 turisti al giorno, il 30% della capienza consentita prima della pandemia. Intanto il Perù ha segnalato ad oggi più di 849.000 casi di coronavirus e 33.000 decessi dall'inizio della pandemia, secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University.