Il linguaggio del corpo di Re Carlo III durante l’incoronazione: perché tradiva insicurezza
Le emozioni sono un aspetto fondamentale della nostra vita. Influenzano il nostro modo di pensare, agire e interagire con gli altri. E lo influenzano anche quando, o forse soprattutto, ti chiami Carlo, hai 75 anni e stai per essere incoronato re d’Inghilterra.
Del resto, ognuno di noi ha una casa emotiva, formata dalle emozioni che sperimenta nell’ambiente in cui nasce e cresce. Poco importa se coronato o meno. Sono quelle stesse emozioni che esprimiamo inconsapevolmente attraverso il nostro linguaggio del corpo, che comprende una vasta gamma di segnali come la postura, l'espressione facciale, i gesti e il tono di voce.
Come hanno vissuto, dunque, Carlo e Camilla il formale passaggio di consegne, raccogliendo l’eredità di Elisabetta II? Ce lo racconta il loro linguaggio del corpo.
Che cosa ci racconta il linguaggio del corpo dei nuovi regnanti inglesi?
Durante l’ingresso nell’abbazia, il nuovo re d’Inghilterra ha lasciato talvolta trasparire una mancanza di sicurezza e confidenza con il suo nuovo ruolo. Nel percorrere la navata, così come nel momento in cui si seduto sul trono, ha infatti diretto spesso lo sguardo verso il basso.
In gergo tecnico, si parla di contatto visivo evitante, breve. Sguardi fugaci nei confronti di chi era lì ad attenderlo. Come se cercasse di essere notato il meno possibile. Un’impresa tanto titanica quanto impossibile: stava per diventare il nuovo re.
Camminando, ha assunto una postura raccolta, nonostante il galateo reale imponga regole rigide da rispettare anche in un momento storico come quello. Ma segnali di insicurezza sociale, e regale, di King Carlo erano evincibili anche dal suo sguardo, che spesso ha celato tensione. Sul suo volto c’era anche nervosismo. Come testimoniato dal fatto che Carlo spesso si mordeva il labbro inferiore.
Infine, quando è stato incoronato dall’arcivescovo di Canterbury, la mimica facciale del nuovo sovrano è stata inequivocabile. Commozione tradita talvolta dagli occhi lucidi. Ancora. Pupille degli occhi dilatati, sopracciglia aggrottate, labbra strette. Sentimenti di profonda commozione unitamente ad una forse fin troppo consapevole tensione.
Insomma, una presa di coscienza. Adesso è davvero lui il nuovo re. Lui che è stato il più giovane ed il più vecchio. Quando morì suo nonno Giorgio VI, e sua madre divenne regina, Carlo aveva solo tre anni. Il più giovane erede al trono inglese. Oggi però, a 74 anni, è storicamente il più vecchio della dinastia ad essere incoronato.
King Carlo è felice? Sicuramente orgoglioso. Come è stato possibile evincere dallo slancio con il quale ha sventolato la mano per salutare i suoi sudditi dal balcone di Buckingham Palace. God save the King!
Queen Camilla
Rispetto al marito Carlo, dal punto di vista dell’analisi comportamentale, Camilla ha mostrato un atteggiamento resiliente. Per definizione, la resilienza è la capacità di adattarsi e recuperarsi dalle difficoltà, sia fisiche che emotive.
Del resto, Camilla che un tempo è stata Parker Bowles, resiliente lo è per davvero. Ha aspettato anni per diventare principessa, dopo aver conosciuto Carlo ad una partita di polo nel lontano 1970. Schiacciata, almeno fino ad oggi, dall’eredità ingombrante di Lady Diana. Prima, durante e dopo la morte di quella che resterà per tutti la principessa del popolo. Il 6 maggio 2023, però, segna l’alba di una era.
La nuova regina, come tutte le persone resilienti, ha tenuto un’espressione facciale positiva, mantenendo sempre un contatto visivo diretto e prolungato, denotando fiducia e autostima. Oltre ad essere positivo, il suo volto era visibilmente rilassato e aperto. Dimostrando di essere in grado di mantenere la calma e la concentrazione. Una tranquillità intrinseca palesata anche nel momento dell’incoronazione. Quando ha avuto l’accortezza di sistemarsi i capelli sulla fronte e sulle tempie.
Anche in un momento come quello. La mimica facciale di Camilla denotava felicità. Al momento dell’incoronazione, gli angoli della bocca e le sue guance sono apparsi sollevati. E sul suo volto si è formata una ruga che dal naso è scesa fino agli angoli della bocca.
Infine, quando si è diretta verso il trono ha mantenuto movimenti fluidi e coordinati. Confermando di essere capace di adattarsi alle situazioni e di saper gestire lo stress. Si è però anche rivelata orgogliosa, come si è potuto notare dalle sopracciglia leggermente sollevate e le palpebre socchiuse. Ma ha saputo gestire la situazione con una non scontata intelligenza emotiva. Tradita solo dagli occhi lucidi. Di felicità.