Il leader dei talebani nel mirino della CPI: “Persecuzioni contro le donne senza precedenti”
Il leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhundzada, e il capo della Corte suprema afghana, Abdul Hakim Haqqan, sono nelle mire del procuratore generale della Corte penale internazionale (CPI). Karim Khan ha infatti richiesto l’emissione di mandati di arresto nei loro confronti, accusandoli di essere responsabili della persecuzione delle donne in Afghanistan.
Secondo Khan, ci sarebbero "ragionevoli motivi per ritenere" che entrambi abbiano una responsabilità penale per il crimine contro l’umanità legato alla persecuzione di genere, come si legge in una nota diffusa oggi, giovedì 23 gennaio.
"Oggi posso annunciare che il mio ufficio ha presentato due richieste di mandato d'arresto davanti alla Camera preliminare II della Corte penale internazionale per la situazione in Afghanistan", annuncia Karim Khan. "Dopo un'indagine approfondita e sulla base delle prove raccolte, il mio ufficio sostiene che esistono ragionevoli motivi per ritenere che il Leader Supremo dei Talebani, Haibatullah Akhundzada, e il Presidente della Corte Suprema dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan, Abdul Hakim Haqqani, siano responsabili del crimine contro l'umanità di persecuzione per motivi di genere" si legge nel comunicato.
Il procuratore sottolinea che “le donne e le ragazze afghane, così come i membri della comunità LGBTQI+, sono soggette a persecuzioni abiette e ripetute senza precedenti” da parte dei talebani. La condizione imposta dal loro regime alle donne dal loro regime ha indotto l'ONU a denunciare “un apartheid di genere”.
"Questa persecuzione continua comporta numerose gravi privazioni dei diritti fondamentali delle vittime, in contrasto con il diritto internazionale, tra cui il diritto all'integrità fisica e all'autonomia, alla libera circolazione e alla libera espressione, all'istruzione, alla vita privata e familiare e alla libera riunione", ha aggiunto ancora Khan precisando che "sono le prime richieste di mandato d'arresto per la situazione in Afghanistan, il mio Ufficio presenterà presto altre richieste per altri alti membri dei Talebani".
I magistrati della Corte Penale Internazionale esamineranno ora la richiesta di Khan, per poi stabilire se rilasciare i mandati o meno: questo processo potrebbe richiedere settimane o addirittura mesi.