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Il leader curdo Abdullah Ocalan annuncia lo scioglimento del PKK: “Non c’è alternativa alla democrazia”

“Non c’è alternativa alla democrazia nel perseguimento e nella realizzazione di un sistema politico. Il consenso democratico è la via fondamentale” ha sostenuto il fondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan nello storico messaggio dalla prigione turca dove è rinchiuso ormai dal 1999.
A cura di Antonio Palma
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Lo storico leader del PKK Abdullah Öcalan ha annunciato lo scioglimento del movimento armato curdo che per decenni ha combattuto contro le forze turche per l'indipendenzael Kurdistan. L'annuncio è stato letto oggi in un video registrato dal 75enne alla presenza di una delegazione di parlamentari del partito filo-curdo Dem, che gli hanno fatto visita in mattinata nella prigione turca dove è rinchiuso ormai dal 1999 dopo l'arresto dei servizi segreti di Ankara.

"Tutti i gruppi armati devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi", ha affermato Öcalan nella storica dichiarazione che lo stesso leader curdo ha letto e in cui chiede anche agli attuali vertici del PKK di convocare un congresso per definire lo scioglimento del gruppo da lui fondato nel 1978.

"Non c'è alternativa alla democrazia nel perseguimento e nella realizzazione di un sistema politico. Il consenso democratico è la via fondamentale" ha sostenuto il fondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan che dal suo arresto ha significativamente mutato la sua ideologia ma non era mai arrivato a chiedere lo scioglimento del suo gruppo prima di oggi.

Nel suo messaggio, intitolato "Un appello per la pace e per una società democratica", Ocalan cita l'invito per un nuovo processo di pace lanciato dal partito del leader della destra nazionalista Mhp, Devlet Bahceli, che in ottobre aveva chiesto al leader del Pkk di sciogliere il suo gruppo in cambio di concessioni sul suo regime di isolamento carcerario nella prigione sull'isola di Imrali, dove si trova dal 1999.

"L'appello fatto dal signor Devlet Bahceli, insieme alla volontà espressa dal signor presidente Erdogan e alle risposte positive degli altri partiti politici verso il noto appello, hanno creato un'atmosfera in cui chiedo di deporre le armi e mi assumo la responsabilità storica di questo appello", ha affermato infatti Ocalan.

Un messaggio importantissimo e atteso da decine di milioni di curdi con maxi-schermi in Kurdistan. Pur non guidando più attivamente il PKK, infatti,  Öcalan resta un leader riconosciuto del movimento indipendentista dei curdi turchi e potrebbe ora dare il via a una nuova fase di dialogo con la Turchia.

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