Il leader ceceno Kadyrov vuole mandare i figli minorenni a combattere in Ucraina
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, alleato fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin, ha annunciato di voler mandare i suoi tre figli adolescenti sul campo di Battaglia in Ucraina. Ha detto di volerlo fare per "fornire un incoraggiamento" ai militari di Mosca, stanchi per le continue sconfitte in trincea.
Kadyrov, a capo di un battaglione mercenario personale, ha pubblicato su Telegram un video dei suoi figli Akhmat, Eli e Adam di 16, 15 e 14 anni, con le armi in braccio. "Vengono addestrati da quando sono piccolissimi – afferma il leader ceceno davanti alla telecamera – e ora è giunto il momento che brillino in una vera battaglia. Non posso che salutare la loro determinazione. Presto andranno in prima linea e si ritroveranno nelle zone più difficili della guerra.
Nel video diffuso sul canale di messaggistica, i tre bambini sono affiancati dai Kadyrovsti, la guardia pretoriana di Kadyrov. Indosso hanno tute mimetiche e occhiali scuri e maneggiano con naturalezza pistole, lanciarazzi e mitragliatrici. La "sfida" del leader ceceno è arrivata dopo l'ultima provocazione nei confronti dei vertici militari di Mosca.
Il ceceno ha infatti chiesto al generale Alexandr Lapin di "dismettere le medaglie e combattere sul campo" per "dimostrare di essere in grado di procurare munizioni e incoraggiare i soldati.
Da mesi Kadyrov sta esprimendo pareri critici sulla gestione della guerra da parte del Cremlino: più volte ha invitato Mosca a "usare ogni mezzo" per vincere la guerra, comprese le armi nucleari a bassa potenza. Putin ha comunque voluto derubricare le affermazioni a "esternazioni fatte sull'onda di forti emozioni". "Preferiamo valutare soluzioni più misurate e oggettive" ha tagliato corto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Secondo gli analisti militari, la Russia ha perso il 9% dei territori annessi alla Federazione in soli 2 giorni.